giovedì 25 aprile 2024

Andrea Zhok. Cosa cresce all’ombra dell’odierno antifascismo?

La festa del 25 aprile, come celebrazione della liberazione dell’Italia dal nazifascismo, fu istituita subito dopo la guerra, il 22 aprile del 1946 con regio decreto (l’Italia era ancora un regno e non una repubblica; il referendum si sarebbe tenuto due mesi dopo).

 

(Andrea Zhok)

Se si pensa alla scelta della data, il significato inizialmente inteso è piuttosto chiaro: si trattava di affermare le autorità italiane (a partire dal re) come interlocutori delle potenze occupanti, nonostante l’ovvia compromissione con il fascismo. 
Per farlo si richiamava la data del 25 aprile 1945, quando il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia aveva proclamato l’insurrezione generale contro le rimanenti truppe nazifasciste, pochi giorni prima dell’arrivo delle truppe alleate (il suicidio di Hitler nel bunker di Berlino è di 5 giorni dopo, il 30 aprile).  
Con l’istituzione della festività si intendeva manifestare all’interno, ma soprattutto all’estero che l’Italia era altra cosa rispetto al fascismo.

Evviva! Il generale Vannacci scioglie le riserve, sarà candidato alle prossime europee nelle liste della Lega. Esulta Salvini: “Correrà in tutti i collegi”

Se ne parla da tempo, ma soltanto ora è arrivata l’ufficialità della candidatura alle prossime elezioni europee e nelle liste della Lega del generale Vannacci.

Il generale Vannacci scioglie le riserve, sarà candidato alle prossime europee nelle liste della Lega. Esulta Salvini: “Correrà in tutti i collegi” 

(Franco Pigna – lanotiziagiornale.it)

Ad ufficializzarlo è il segretario del Carroccio, Matteo Salvini: “Sono contento che un uomo di valore come il generale Roberto Vannacci abbia deciso di portare avanti le sue battaglie di libertà insieme alla Lega in Parlamento europeo”.

LA LEGA CANDIDA IL GENERALE

“Sono molto soddisfatto del fatto che gli italiani nelle liste della Lega in tutti i collegi elettorali possano scegliere anche il generale Vannacci, in nome della libertà e del patriottismo”. Una candidatura che Salvini ha inseguito e coccolato a lungo, malgrado le numerose perplessità dei suoi stessi colleghi di partito e le critiche piovute sul generale a causa di alcune frasi, giudicate irrispettose, contenute nel suo libro.

Green pass globale e autovelox...addio! I multipolari

Pennetta: "Come contrastare l'Agenda 2030"

Umberto Pascali: "Il partito repubblicano americano è spaccato"

“E QUINDI, FIGLIOLO, TI HANNO AIUTATO I TUOI POLACCHI?”

L’approfondimento giornaliero dell’operazione militare speciale. 25 apri...

25 aprile


 

I giochi di guerra e il croupier Draghi

 https://ilsimplicissimus2.com

 

Si sta diffondendo sempre di più l’idea che Draghi arrivando alla carica di commissario europeo al posto della minus habens von der Leyen diventi l’uomo della guerra alla Russia. Ma naturalmente come tutte le cose che si sentono dire troppo spesso e che sono un po’ troppo ovvie c’è qualcosa che non funziona:  gli ucraini ormai sono agli sgoccioli, i soldi arrivati da Washington possono forse  facilitare  una resistenza per qualche mese, diciamo fino alle elezioni americane, ma poi non ci saranno più uomini da mandare al macello, anche perché già adesso si hanno continue diserzioni  e quindi per l’Europa non si tratterebbe di sostenere il conflitto, ma di entrarci direttamente con iniezioni massicce di truppe ( al di fuori dell’articolo 5 della Nato) che sarebbero del tutto impreparate e di bassissimo morale, con comandi che di fatto non hanno mai affrontato una guerra vera, con relativamente pochi armamenti peraltro mediocri e tutto questo contro l’esercito più forte del mondo e contro una potenza nucleare che – nell’assurda ipotesi di essere messa alle strette – ci spazzerebbe via dalla faccia della terra. In realtà non appena il numero di caduti cominciasse a fare massa i governi europei cadrebbero come birilli.

Ubuntu 24.04 LTS "Noble Numbat" disponibile al download

 https://www.marcosbox.org

 

 

Canonical ha annunciato il rilascio di Ubuntu 24.04 LTS nome in codice Noble Numbat. Alla base di questa nuova versione con supporto esteso troviamo il kernel Linux 6.8, GNOME 46, un nuovo tool per l'aggiornamento del firmware chiamato Firmware Updater, PipeWire come server audio predefinito, Netplan per la configurazione della rete e una nuova estensione per l'Ubuntu Desktop che migliora il tiling delle finestre.

Se volete una panoramica sulle novità di Ubuntu 24.04 LTS potete dare uno sguardo al mio video con le prime impressioni di utilizzo

Essere un nemico degli Stati Uniti è pericoloso, ma essere un amico è fatale - Henry Kissinger

 https://t.me/donbassitalia/22107

⚡️ Chey Bowes, giornalista

Gli Stati Uniti dicono ancora una volta al popolo ucraino che l’America “sarà lì per voi tutto il tempo necessario”

Ci sono voluti 20 anni, tremila miliardi di dollari e più di 70.000 morti civili in Afghanistan

E poi se ne sono andati. Di notte

⬆️ Perché non dovete mai dimenticare che

Essere un nemico degli Stati Uniti è pericoloso, ma essere un amico è fatale
Henry Kissinger
 

Robert Kennedy Jr., in una delle sue ultime interviste, ha affermato che BlackRock, la più grande società di gestione patrimoniale del mondo, controlla segretamente sia repubblicani che democratici.

 https://t.me/c/1895007072/34980


 Secondo lui, BlackRock possiede tutte le compagnie militari: General Dynamics, Northrup Grumman, Boeing, Lockheed e altre, e ha anche contratti per la restaurazione dell'Ucraina. Pertanto, è utile per loro fornire quante più armi possibile, non solo per sviluppare il loro complesso militare-industriale, ma anche per poi occuparsi di ciò che può essere ripristinato in futuro nella parte dell’Ucraina rimasta dopo il conflitto.

Una vecchia vignetta, sempre attuale.


 

La liberazione la festeggeremo quando ci libereremo delle loro basi sul nostro territorio. Quando smetteremo cioè di essere una colonia a stelle e strisce.

 https://t.me/LoSquilloDiGilbertoTrombetta/3316


 

Buona Liberazione a tutti!

 https://t.me/lafionda/4831

La Resistenza e la sua luce

Di Pier Paolo Pasolini

"Così giunsi ai giorni della Resistenza
senza saperne nulla se non lo stile:
fu stile tutta luce, memorabile coscienza
di sole. Non poté mai sfiorire,
neanche per un istante, neanche quando
l’Europa tremò nella più morta vigilia.
Fuggimmo con le masserizie  su un carro
da Casarsa a un villaggio perduto
tra rogge e viti: ed era pura luce.
Mio fratello partì, in un mattino muto
di marzo, su un treno, clandestino,
la pistola in un libro: ed era pura luce.
Visse a lungo sui monti, che albeggiavano
quasi paradisiaci nel tetro azzurrino
del piano friulano: ed era pura luce.

Mario Draghi, il politico più sopravvalutato del mondo alla ricerca di una nuova poltrona?


 

Adelmo Cervi e il 25 aprile: “Un ritorno del fascismo? Mi preoccupano di più i prepotenti che passano per democratici”

Adelmo Cervi aveva 4 mesi quando il 28 dicembre del 1943 i fascisti fucilarono per la loro attività partigiana suo padre Aldo e i suoi zii Gelindo, Antenore, Ferdinando, Agostino, Ovidio ed Ettore al poligono di tiro di Reggio Emilia.  

Adelmo Cervi e il 25 aprile: “Un ritorno del fascismo? Mi preoccupano di più i prepotenti che passano per democratici”

... Il fascismo è stato ed è il braccio armato del capitalismo. Dobbiamo guardarci da quest’ultimo...

ilfattoquotidiano.it

Oggi Cervi ha 81 anni: da decenni gira ogni giorno nelle scuole, nelle città, nei paesi di ogni angolo d’Italia, non solo per raccontare la storia di allora ma per fare in modo che l’antifascismo diventi “azione e responsabilità” come canta Vinicio Capossela in Staffetta in bicicletta. Ilfattoquotidiano.it lo intercetta mentre sta tornando dalla Sardegna, dove ha tenuto incontri nelle scuole per settimane. Il tempo di tornare a casa una notte e poi altre conferenze, prima di tornare il 25 aprile sul palco di Casa Cervi, a Gattatico, per la festa che si tiene ogni anno.

Adelmo Cervi, lei da anni è impegnato a raccontare ciò che è stato il fascismo nel nostro Paese. Dall’altra parte una certa “narrazione” dei governanti di oggi a volte sembra voler ridurre le responsabilità del fascismo. E’ così?
Siamo in un momento storico poco entusiasmante. Quando si fa riferimento ad una situazione critica va però precisato che non sono i tempi di mio padre quando ti sparavano nelle piazze e lungo la strada. E’ un momento difficile per il fatto che non si percepisce che la nostra democrazia è a rischio con questa destra che cerca di occupare tutti gli spazi possibili anche quelli dell’informazione. Servirebbe un’opposizione più decisa ma anche una maggiore partecipazione da parte dei cittadini.

Non vediamo l'ora...Corrotto più corrotto meno. Qatargate, Eva Kaili: “Non mi ricandido e mi trasferisco in Italia. Da voi c’è garantismo e i partiti si oppongono alle inchieste politiche”

Alla fine del mandato “probabilmente mi trasferirò in Italia. Perché è un Paese che considero casa per diversi motivi e perché in Italia esiste una bella parola come “garantismo” che dovrebbe essere tradotta in tutta Europa”. 

Qatargate, Eva Kaili: “Non mi ricandido e mi trasferisco in Italia. Da voi c’è garantismo e i partiti si oppongono alle inchieste politiche”

ilfattoquotidiano.it

A dirlo in un’intervista al Corriere è Eva Kaili (e queste sì sono soddisfazioni ndr), eurodeputata ed ex vicepresidente del Parlamento di Bruxelles, arrestata nel 2022 e tuttora indagata per corruzione nell’inchiesta sul Qatargate: nel suo appartamento erano stati trovati sacchi di banconote per un totale di seicentomila euro in contanti
La politica greca, espulsa dal partito socialista ellenico (Pasok), è fidanzata con un italiano, Francesco Giorgi, assistente parlamentare a sua volta arrestato per le presunte mazzette. 
Ma dice di essere affezionata al nostro Paese soprattutto per l’attenzione dimostrata della classe dirigente nei confronti degli indagati: “In Italia ci sono alcuni partiti che si oppongono ai processi a sfondo politico e chiedono il rispetto della presunzione di innocenza indipendente dal partito della persona accusata”, afferma.

Marco Travaglio a Otto e Mezzo sulla censura governativa in Rai, una storia ultra ventennale.


Marco Travaglio a Otto e Mezzo sulla censura governativa in Rai del dissenso, è da più di vent’anni che la Rai censura i dissidenti governativi, lo abbiamo visto con Berlusconi, con Renzi e con Draghi, questa ultima censura di Scurati non è né di più né di meno di quella che fecero alla Gabanelli sotto il governo Renzi e al professor Orsini sotto il governo Draghi.

Per un ambientalismo working-class

Convergenza delle lotte ed ecologia della speranza nel caso GKN.


cini

L’intento de Il Capitale, lo spettacolo della compagnia bolognese Kepler-452 sulla vicenda GKN è chiaro sin da queste parole:

Quando venite qua ci chiedete sempre come stiamo. Tutti, dal giornalista al militante dei movimenti. Ma come volete che stiamo? Stiamo qua, in piedi, come qualcuno che ha preso una tranvata in faccia e ha ancora un po’ di lividi. Però dopo averla presa si guarda intorno e pensa che siamo ancora in piedi. Noi stiamo così e voi come state? Voi tutti, come state? Perché la cosa è paradossale. A volte quelli che ci vengono a domandare come stiamo, stanno messi peggio di noi.

Quello scivolamento inaspettato dalla prima alla seconda persona plurale prende in contropiede lə spettatorə, scongiurando dal principio il rischio di scollamento tra un “noi” e un “voi”. Coup de théâtre: l’appello alla responsabilizzazione attecchisce sulla platea, non ci sono dubbi su da che parte stare. Il prologo recitato da Dario Salvetti, rappresentante del Collettivo di fabbrica e membro RSU, argina di colpo il moto di disaffezione progressiva dall’immaginario operaista, azionatosi con la sconfitta dei movimenti rivoluzionari degli anni Settanta e sancito storicamente dalla marcia dei quarantamila “colletti bianchi” Fiat contro il “sindacato padrone”.

Libro. Eros della guerra I movimenti di emancipazione al tempo della guerra, un estratto da Le condizioni economiche per la pace di Emiliano Brancaccio.

Da oggi è in libreria il libro dell’economista Emiliano Brancaccio Le condizioni economiche per la pace (Mimesis, Milano). Nel libro è contenuto un dialogo con Elisa Cuter (una degli editor di questa rivista), di cui riportiamo un estratto.

 

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iltascabile.com

Elisa Cuter: Un tempo si diceva “fuck for peace”, che in versione edulcorata e pubblicabile divenne “make love, not war” grazie a un’intuizione di Penelope Rosemont e altri attivisti, e poi fu riciclato in diverse varianti, tra cui la più hippy probabilmente era “put flowers in your guns”. Questi slogan ebbero un enorme successo mondiale alla fine degli anni Sessanta, nel pieno delle proteste contro la guerra in Vietnam. Viceversa, oggi non sono soltanto dei motti sbiaditi, sono proprio indicibili. Nemmeno il più gretto censore perderebbe tempo a passarci il bianchetto, visto che appaiono talmente assurdi che nessuno oserebbe farli entrare nel gergo pacifista. Insomma, mettere la liberazione dell’amore contro la schiavitù della guerra prima funzionava e adesso proprio no. Questo cambiamento mi pare un fatto rilevante, che rende la questione non di costume ma proprio politica, nel senso che sembra cogliere un mutamento storico essenziale. Quindi voglio domandarti: perché oggi anche solo sussurrare lo slogan “make love, not war” sembra un anacronismo senza senso, una roba da pazzi?

Emiliano Brancaccio: Perché all’epoca tutti mettevano il naso per aria e sentivano l’odore seducente della “rivoluzione”. Oggi la sensazione generale è che l’aria sia stata ripulita, sia diventata asettica, immune al morbo rivoluzionario. Questa sensazione non descrive necessariamente la realtà, eppure è reale: è una “evidenza”, nel senso ideologico che ci ha spiegato Althusser. La specificità dell’ideologia è esattamente quella di imporre senza averne l’aria, poiché presenta le “evidenze” come cose che non possiamo negare, di fronte alle quali ci viene solo di esclamare: “è evidente: la rivoluzione è impossibile”.

Le tecniche dell'Impero e il disgusto delle coscienze sane.

1. Seguendo un copione creato a tavolino per ingannare la mente di chi si abbevera ai telegiornali della sera, gli Stati Uniti continuano a tirare il guinzaglio legato al collo del cagnolino d’oltremanica. Quel cagnolino era un tempo l’Impero britannico’, oggi solo un maggiordomo che esegue gli ordini dell’Impero Atlantico: tenere Julian Assange in prigione fino alla morte.

 

antidiplomatico.it Alberto Bradanini

Per la più grande democrazia al mondo – da esportare, se del caso, a suon di bombe e che ormai solo i politici europei (e italiani) credono sia tale – il rischio più esecrabile è costituito dall’emergere della verità. Avendo coltivato l’impudenza di esporre al mondo i crimini commessi da americani e britannici in Iraq e Afganistan, esercitando la professione di giornalista, egli deve morire!

Quel bel tomo di H. Kissinger affermò un giorno che occorreva far rinsavire il popolo cileno che aveva osato votare per Allende, con le buone o con le cattive maniere. In analogia, secondo l’avariata narrativa a guida Usa, democrazia e verità sono valori da difendere solo se non interferiscono con le loro impudicizie e quelle dei loro compagni di merenda. Dietro tale narrativa si celano individui spietati, affetti da gravi patologie e per i quali ricchezze e potere non sono mai abbastanza.

Palestina. La mossa di Israele: guerra in Medio Oriente o carta bianca a Rafah

L’attacco chirurgico contro le strutture militari iraniane riduce il rischio di guerra con Teheran, ma dà a Israele il via libera per radere al suolo Rafah, l’ultima città rimasta a Gaza.



Il governo di Benjamin Netanyahu ha ceduto alle pressioni degli alleati americani e ha limitato le previste rappresaglie contro l’Iran per l’ondata di droni e missili lanciata domenica scorsa. Ora, il prezzo della risposta moderata israeliana, con il bombardamento delle istallazioni militari a Isfahan, sarà pagato dai palestinesi nel sud di Gaza.

Rafah, l’unica città palestinese di Gaza che non è stata distrutta da Israele nella sua crociata contro le milizie di Hamas, attende l’assalto delle forze israeliane schierate nella zona e che hanno già una data per l’attacco, concordata con gli Stati Uniti. Uniti a cambio di non scatenare una guerra con Teheran.

Mentre il mondo intero guarda verso l’Iran, Israele gioca le sue carte a Rafah per terminare qua la carneficina iniziata con la guerra di Gaza.

Nicolai Lilin risponde alle critiche


In questa intervista Nicolai Lilin parla della sua vita durante la guerra in Transnistria e delle ragioni che lo hanno portato ad aderire alla lista Pace Terra Dignità, rispondendo inoltre alle recenti critiche che lo hanno visto protagonista sulla rete.

Lavoratori...Quelli che non possono festaggiare mai niente. “Noi addetti alle vendite, al lavoro senza sosta tutti i festivi. Senza mai riposare per due giorni di fila. I turni? Siamo troppo pochi”.

Aperti praticamente tutti i giorni dell’anno, con la sola esclusione del 25 dicembre e di Capodanno.

“Noi addetti alle vendite, al lavoro senza sosta tutti i festivi. Senza mai riposare per due giorni di fila. I turni? Siamo troppo pochi”

  

È quello che contraddistingue molti centri commerciali, supermercati e punti vendita di grandissime catene nazionali e internazionali che da ormai oltre 10 anni, ovvero dalle liberalizzazioni introdotte dal governo Monti, lavorano senza sosta 363 giorni all’anno: Pasqua, 25 aprile, Primo Maggio e Ferragosto compresi, oltre ovviamente a tutte le domeniche. 

Così, mentre secondo Federalberghi quasi 14 milioni di italiani intenzionati si preparano a partire per festeggiare Liberazione e festa dei Lavoratori in vacanza, i lavoratori del comparto restano al loro posto. Non sarebbe forse un problema se avessero diritto a turnazioni umane, che prevedano la possibilità di stare a casa con i famigliari qualche festività o qualche domenica durante l’anno, ma questo troppo spesso non accade.

“Siamo aperti tutti giorni dell’anno, tranne 25 dicembre e 1° gennaio, con orario continuato dalle 10 alle 19.30. Domeniche e festivi se si riesce si turna, ma essendo perennemente sottostaffati le domeniche lavorate al mese sono 3 su 4 e la stessa cosa accade per i festivi”, racconta Claudia (nome di fantasia, ndr), addetta alle vendite in un negozio di cosmetica, a ilfattoquotidiano.it.

Santoro: "La politica è diventata un gioco di società"


 

Questi si sono bevuti il cervello! 25 Aprile a Roma, brigata ebraica a antagonista: "devi fare la fine delle donne ebree del 7 Ottobre"


 

ANSA. I missili Atamcs già inviati segretamente dagli Usa a Kiev.

La settimana scorsa gli Stati Uniti hanno inviato segretamente i missili a lungo raggio Atamcs in Ucraina per la prima volta in due anni di guerra e le forze ucraine hanno immediatamente utilizzato le armi per attaccare un aeroporto militare russo in Crimea mercoledì scorso e le truppe russe nel sud-est del Paese durante la notte di martedì.

 

(ANSA)

 Lo rivelano alcuni media Usa, tra cui il New York Times e Politico.

Gli Stati Uniti avevano precedentemente fornito all’Ucraina una versione degli Atacms con una gittata da 100 miglia, circa 160 km, ma Kiev chiedeva da tempo quelli a lungo raggio da 190 miglia (300 km circa), che possono raggiungere più in profondità i territori dell’Ucraina occupata, compresa la Crimea (hub delle forze aeree e terrestri russe) e nodi di rifornimento per le forze di Mosca nel sud-est del paese. 

Allarme PSA a Lodi, Pavia e Milano. Arriva l'Esercito. Regole per il pic nic.

Il 17 aprile 2024 la peste suina è arrivata a 15-25 km dagli oltre 150 allevamenti di maiali, situati in provincia di Lodi e Pavia, destinati al circuito del Prosciutto di Parma e ad altri salumi Dop. 

 Peste suina africana | IZSVe

LINK Faq Min Salute 

In fondo all'articolo: Estratto Requisiti di biosicurezza degli stabilimenti che detengono suini. (22A04210)

ilfattoalimentare.it Roberto La Pira 

Il ritrovamento di una carcassa di cinghiale fra Stradella e Broni è un episodio preoccupante. Se il virus della peste suina filtra attraverso le barriere intorno agli allevamenti (evento possibile), scattano immediatamente le misure di sicurezza. Vuol dire che su un’ampia fetta di territorio sarà vietato il trasporto di animali e la vendita dei salumi, oltre all’abbattimento di decine di migliaia di maiali, come è già successo mesi fa in 9 allevamenti in in provincia di Pavia. Nessuno ha però rilanciato immediatamente la notizia.

Nei giorni successivi ci sono stati altri rilevamenti di carcasse di cinghiale positive alla peste suina a Podenzano (in provincia di Piacenza) e a San Giorgio Lomellina (in provincia di Pavia) che distano a meno di 10 km da diversi allevamenti. Anche a Fornovo di Taro, a pochi chilometri da Langhirano, due giorni fa è stata trovata la seconda carcassa di cinghiale positiva alla peste. 
Persino Milano è coinvolta: a Bereguardo, che dista 15 km da Piazza del Duomo, è stata ritrovata la carcassa di un cinghiale. Adesso si comincia a parlare sui giornali del problema e le istituzioni che non hanno fatto quasi niente di veramente efficace in due anni, si agitano.

Peste Suina Africana. PSA - Cosa sapere.

PSA - Cosa sapere

salute.gov.it

Che cos’è

La Peste Suina Africana (PSA) è una malattia virale, altamente contagiosa e spesso letale, che colpisce suini e cinghiali.  
Non è trasmissibile all’uomo, ma è causa di ingenti perdite economiche nel comparto suinicolo, con gravi ripercussioni anche sul commercio comunitario ed internazionale di animali vivi e dei loro prodotti. 
 
(...La malattia si diffonde direttamente per contatto tra animali infetti oppure attraverso la puntura di vettori (zecche)
La trasmissione indiretta si verifica attraverso attrezzature e indumenti contaminati, che possono veicolare il virus, oppure con la somministrazione ai maiali di scarti di cucina contaminati, pratica vietata dai regolamenti europei dal 1980, o smaltendo rifiuti alimentari, specie se contenenti carni suine, in modo non corretto...)

L’Organizzazione Mondiale per la Sanità Animale ed il Nuovo Regolamento di Sanità Animale della Commissione Europea annoverano la PSA nella lista delle malattie di categoria A, ossia che non appena individuate richiedono l'adozione immediata di misure di eradicazione. Qualunque caso, anche sospetto, deve essere tempestivamente notificato all’autorità sanitaria localmente competente, come previsto dal Decreto Legislativo 5 agosto 2022 n. 136

Ciò in virtù dell’enorme potenziale di diffusione del virus e in considerazione dei divieti e delle limitazioni delle movimentazioni e commercializzazioni di animali vivi, carni e prodotti dalle zone di restrizione che vengono istituite intorno alle aziende infette o attorno alle aree di rinvenimento di cinghiali infetti.