domenica 30 settembre 2012

Droga senza distinzioni, il caos della Fini Giovanardi

di PAOLO TSE TUNG
Ragazzo mentre fuma uno spinello durante il raduno della Marijuana in Canada
"La materia della coltivazione della canapa è molto mal regolata dal nostro legislatore", denunciano gli esperti. Carlo Alberto Zaina legale italiano impegnato nella difesa dei reati da stupefacenti dice: "Chi l'ha scritta ha commesso un errore fondamentale: riunire insieme sostanze differenti"Grande è la confusione sotto il cielo anche quando si entra in un'aula di tribunale. L'avvocato Carlo Alberto Zaina, del foro di Rimini, è il legale italiano più esperto nella 'Difesa dei reati da stupefacenti', come recita il titolo del suo ultimo testo (Maggioli editore). "Io non sono d'accordo con la legalizzazione  -  dice  -  che fra l'altro sarebbe incostituzionale. Legalizzare vuol dire rendere lecite le droghe. Credo invece sia utile fare perdere valore penale ad alcune condotte connesse agli stupefacenti. Errore fondamentale della Fini - Giovanardi è riunire tout court sostanze molto differenti. I derivati della cannabis, ad esempio, hanno una capacità letifera molto inferiore ad altre sostanze".  Difficile districarsi fra leggi, decreti, sentenze di Cassazione, non solo per i profani ma anche per giudici e avvocati della difesa.

"Ci sono  -  dice Carlo Alberto Zaina  -  anche veri e propri paradossi. Se vieni trovato con 10 grammi di cannabis e dici di averla comprata con 100 euro da Moustafà in piazza, sei prosciolto, anche se così alimenti il mercato illegale. Se ti trovano 10 grammi e due piantine di marijuana vai sotto processo penale e a volte sei pure arrestato, anche se produci per te e non per il mercato". Paradossi raccontati anche in sentenze, soprattutto per quando riguarda la vendita dei semi. "In via preliminare - scrive Edoardo Mori, presidente del tribunale di Bolzano, in una sentenza del 17 maggio 2011 - si premette che la materia della coltivazione della canapa è molto mal regolata dal nostro legislatore e dal Ministero della sanità competente per le tabelle degli stupefacenti, perché non si è mai voluto approfondire e risolvere il problema che vi sono molti tipi di cannabis, che è necessario distinguere la cannabis sativa  per corde e tovaglie da quella indica che dà anche Thc... Questa confusione scientifica ha portato anche a confusione mentale per cui si può essere condannati, in base a interpretazioni della cassazione, anche per aver coltivato per uso personale una pianta buona solo per fare corde. Per coloro che vendono i semi su Internet, la Cassazione ha escogitato un escamotage: la vendita è punibile quando i semi vengono messi in vendita assieme a libri e dvd illustrativi della loro coltivazione".


"Con questa logica - dice l'avvocato Zaina, che collabora anche con la rivista Dolce Vita -  si deve condannare chi vende un coltello da cucina, se l'uomo che lo compra con questo ammazza la moglie. Io da tempo faccio una proposta, che servirebbe a liberare i tribunali da migliaia di processi e a portare chiarezza nel mondo di chi coltiva cannabis per uso personale: 'con un'autorizzazione di polizia, si possono coltivare non più di 2 piante di cannabis'. Si dovrà pagare una tassa, si dovranno accettare controlli a sorpresa, l'autorizzazione potrà essere concessa solo agli incensurati. Questa mi sembra una forma, semplice, concreta, possibile, di depenalizzazione controllata".

È giovane, Simone Pancaldi, che con un socio gestisce l'Ora legale alla periferia di Bologna. Qui - come in almeno altri 72 negozi sparsi in tutta Italia (i nomi sono accattivanti: Non solo erba, Bottega della canapa, Canapa e canapa, Foglie d'erba, Hierba del diablo, Secret garden, Campo di canapa...) - si vende tutto ciò che serve per coltivare, fra l'altro, marijuana. "Vendere semi non è reato", dice subito. "Legga il cartello di istruzioni". "Attenzione: i semi di cannabis sono esclusi dalla nozione legale di cannabis. Ciò significa che non sono da considerarsi sostanza stupefacente. Legge 412 del 1974, articolo 1, comma 1, lettera B. In Italia la coltivazione è VIETATA (articolo 17 Dpr 309/90). Per cui: i semi si possono acquistare solo per collezione o preservazione genetica".

'Per collezione' si trovano una bustina di semi Seedsman fra i 35 ed i 40 euro, una bustina piccola con 3 semi a 22 euro e decine di altre proposte. E poi c'è tutto ciò che serve per coltivazioni indoor e outdoor. "Qui si trovano le stesse cose che si vendono nei negozi per chi vuol farsi l'orto o il giardino". Anche per chi voglia coltivare pomodori o basilico. Un Grow box  -  un armadio serra  -  di 80 per 80 per 160 centimetri costa 160 euro. Un cubetto di lana di roccia per germinazione 0,50. Ci sono poi il Top max, stimolatore delle fioriture vegetali, i fertilizzanti, i termo igrometri, le lampade, gli aspiratori per ricambi d'aria, argilla espansa..."Anche noi abbiamo avuto le nostre grane  -  dice Simone Pancaldi  -  e siamo stati arrestati ma poi assolti perché non abbiamo violato la legge. Certo, si vive sempre in tensione. Ma la passione per la cannabis è in aumento, e sa perché? Ci sono i giovani ma anche quelli che hanno cominciato quarant'anni fa, che lavorano e stanno bene e continuano a farsi le canne. Alla faccia di chi dice che queste sono soltanto il primo passo verso l'auto distruzione".

Forse Roberto è ancora là, nella valle del Panaro, indeciso sul da farsi. "Lo sa che ci sono anche gli sciacalli, pronti a rubare le piante mature? E anche gli spigolatori, che vanno a cercare le infiorescenze dimenticate. Stanotte vado a fare il mio raccolto. Se trovo il coraggio".
20 settembre 2012

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