sabato 25 maggio 2013

Acqua, altre due generazioni e saremo al capolinea: parola di scienziati

Dirottiamo o arginiamo i fiumi che arrivano in mare quasi vuoti, inquiniamo le falde, usiamo grandi quantita' di acqua dolce per sfruttare l'energia fossile: se continueremo su questa strada, nell'arco di due generazioni l'acqua non sara' piu' sufficiente per la maggior parte dei 9 miliardi di persone che popoleranno la Terra. E' lo scenario elaborato da oltre 500 ricercatori di tutto il mondo che da Bonn, dove sono riuniti in una conferenza, lanciano un appello per un uso piu' razionale dell'acqua, nella convinzione che sia possibile evitare la crisi.
Nell'appello, chiamato 'Dichiarazione di Bonn' perche' rilasciato al termine della conferenza sull'acqua nell'Antropocene che si e' tenuta nella citta' tedesca, i ricercatori rilevano che ''la crisi dell'acqua e' del tutto evitabile'' in quanto si deve ''solo ad una cattiva gestione di questa risorsa essenziale e insostituibile''.
L'attivita' umana gioca un ruolo centrale nel sistema idrico globale. Innumerevoli azioni errate individuali si sommano e si riflettono su cambiamenti globali. In questo modo, gesto dopo gesto, l'uomo ha cambiato drasticamente la portata dei fiumi, delle riserve sotterranee d'acqua, alterato la qualita' dell'acqua e danneggiato gli ecosistemi acquatici. Con le attuali conoscenze, sottolineano i ricercatori, non e' possibile prevedere esattamente quando il limite planetario sara' superato. Se si arrivera' a quel punto, secondo gli esperti, ''si potrebbero innescare cambiamenti irreversibili con potenziali, catastrofiche conseguenze''.

Ma tutto cio' puo' essere ancora evitato, avvertono i ricercatori, che hanno elaborato sei raccomandazioni: potenziare la ricerca sul sistema idrico globale; elaborare una sintesi delle attuali conoscenze sul sistema acqua per migliorarne la protezione; formare la prossima generazione di ricercatori specializzati nel settore idrico; intensificare il monitoraggio dell'acqua; preferire soluzioni basate sulla salvaguardia degli ecosistemi a costosi interventi strutturali; stimolare l'innovazione nella gestione dell'acqua.
L'aumento dell'approvvigionamento idrico e dei servizi igienico-sanitari hanno consegnato indubbi benefici per le persone di tutto il mondo, ma ora, sottolineano i ricercatori c'e' un altro, eguale bisogno pressante: arrivare a una gestione dell'acqua basata sul rispetto degli ecosistemi.

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