sabato 31 agosto 2013

CAMPAGNANO: EMERGENZA ARSENICO NELL’ACQUA


Il comune di Campagnano di Roma non ha un dearsenificatore ma avrà presto un campo da calcio innovativo con erba sintetica costato ben 450 mila euro per gli oltre 100 bambini del paese.

osservatorelaziale.it Chiara Rai

Campagnano (RM) - Il comune di Campagnano di Roma non ha un dearsenificatore ma avrà presto un campo da calcio innovativo con erba sintetica costato ben 450 mila euro per gli oltre 100 bambini del paese.
C’è chi definisce questo un paradosso: in un momento di emergenza, le priorità sembrano essere altre. Un importo, quello per l’attività sportiva, chiesto in prestito alla Cassa Deposito e Prestiti con un tasso di circa il 5 per cento da restituire in 30 anni. Questo Comune ai confini con la Tuscia, tra gli ultimi a nord della provincia romana, combatte ancora con l’emergenza arsenico e mediamente registra circa 20 microgrammi per litro di acqua di arsenico.
Cioè il valore di deroga concessa ai fino al 1 gennaio 2013 dalla Regione Lazio, proprio per permettere agli stessi di portare a termine i lavori già programmati di abbattimento dell’arsenico fino al limite di legge consentito dall’Unione Europea pari a 10 microgrammi litro.

I lavori che il Comune di Campagnano ha assunto la responsabilità di fare, sono ancora fermi alle intenzioni. L’acqua di Campagnano è gestita da un ventennio dalla società CREA che opera, tra l’altro, anche a Termoli e Valmontone.
La cittadinanza è senza acqua potabile dal 1998, ovvero da quando la Commissione Europea ha fissato il limite dell'arsenico a 10 microgrammi per litro.
La CREA gestisce il pozzo del Salvatore, la sorgente Maggiorana e i due serbatoi comunali di Monte Razzano alto e Monte Razzano basso e via del Salvatore. Questa società avrebbe dovuto realizzare l’impianto di dearsenificazione (depuratore di arsenico), ma di fatto ne CREA e neppure l’amministrazione hanno dato esecuzione ai lavori. E’ da gennaio che il sindaco Francesco Mazzei ha emesso l’ordinanza di non potabilità dell’acqua e fino ad oggi non è successo nulla. Non ci sono autobotti di approvvigionamento ma soltanto delle fontanelle con impianto di erogazione dell’acqua ad osmosi inversa, costato all’incirca 7 mila euro, delle quali se ne conoscono i valori fino a giugno e su sollecitazione dell’associazione locale CampagnanoRap.
Non tutti gli anziani riescono a raggiungere le fontanelle per approvvigionarsi di acqua potabile e non c’è protezione civile che fornisca gratuitamente il servizio.
La fontanella di via nervi è borderline e con valori di arsenico in crescita: registra 9 microgrammi di arsenico rispetto ai 5 precedenti. Da gennaio è stata prevista l’installazione  a cura della Crea gestioni srl di altre tre fontane leggere che sono poi entrate in funzione a fine aprile.
Gli unici attivi sul caso dell’acqua “avvelenata” sono i membri dell’ associazione CampagnanoRap (rete di auto organizzazione popolare), i quali non solo hanno organizzato a giugno scorso un incontro pubblico scientifico sui problemi che l’ arsenico provoca alla salute umana tenuto dalla dottoressa Antonella Litta (Associazione medici per l'ambiente) ma hanno promosso una azione legale collettiva contro Crea gestioni srl per ottenere la riduzione della tariffa del 50 per cento fino all'entrata in vigore del depuratore e un rimborso forfettario per il danno biologico.
Con deliberazione di giunta comunale n° 22 del 27 gennaio 2011 si stabiliscono gli interventi  urgenti per la distribuzione di punti di approvvigionamento di acqua potabile per i comuni dell’Ato 1, fermo restando “che lo smaltimento dell’arsenico accumulato nei sistemi di filtrazione sia a carico della ditta fornitrice”. Per ora l’informazione sull’acqua scarseggia tanto quanto l’acqua potabile. Quando verrà risolta la situazione?

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