lunedì 30 settembre 2013

Governo, il giorno della resa dei conti nel Pdl. Epifani: no a un esecutivo stentato.



Alle 17 la riunione dei gruppi parlamentari, dopo la presa di distanze dei ministri dalla linea dura del Cavaliere. Ma già prima potrebbe esserci un faccia a faccia tra Berlusconi e il vicepremier dimissionario.

ROMA - Si prepara la conta interna. Si preannuncia una giornata drammatica per il Pdl. Fatta di riunioni e di scontri probabilmente decisivi per il futuro del centrodestra. Con Silvio Berlusconi che torna a Roma, dopo il weekend ad Arcore. Ci sarà una riunione, nel pomeriggio alle 17, dei gruppi parlamentari. E forse un faccia a faccia in mattinata tra il Cavaliere e il vicepremier, ormai dimissionario. D'altra parte Enrico Letta, consigliato da Napolitano, ha preso tempo. Andrà alle Camere solo mercoledì. C'è il tempo per verificare quanto siano profonde le divisioni nel centrodestra sulle dimissioni dei ministri imposte dal Cavaliere.

Circola perfino la notizia di un documento anti-falchi con cui i moderati del partito proverebbero a contarsi. Un modo per fare pressione su Berlusconi e indurlo a un ripensamento. D'altra parte i ministri hanno già manifestato tutto il dissenso per le dimissioni imposte dall'ex premier. Alfano sembra intenzionato a giocarsi il tutto per tutto. Puntando anche sulla carta di coordinatore della nuova Forza Italia. Ma ormai non è più esclusa l'ipotesi di una divisione. Ci sono diversi soggetti esterni che lavorano per rendere possibile questa prospettiva. I ministri Mario Mauro e Gianpiero d'Alia, oltre a Mario Monti e Pier Ferdinando Casini."Non sto dando vita ad alcun nuovo partito", dice stamattina Gaetano Quagliariello, il primo a manifestare tutto il suo disagio per la svolta impressa dai falchi.

Intanto, a imprimere un ritmo più drammatico alla crisi, ci sono le notizie in arrivo dai mercati. Con lo spread che torna a volare e vari titoli in picchiata a piazza Affari. "Il centrodestra sta facendo saltare in aria il Paese ed era evidente che lo spread sarebbe ripartito", ha detto il segretario del Pd, Guglielmo Epifani, intervistato a Radio24. "E' troppo presto per fare pronostici, si vedrà mercoledì - ha aggiunto - ma 'no al governicchio' vuol dire 'no' a un governo che trova i voti dei transfughi per fare una vita stentata". Epifani ha confermato la data delle primarie del Pd, l'8 dicembre.

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