martedì 5 novembre 2013

BRACCIANO (Rm), AMPLIAMENTO DISCARICA CUPINORO: IL FALLIMENTO DELLA POLITICA

E’ poco credibile lo sforzo della politica, ed in particolare del Sindaco di Roma Ignazio Marino e del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

Silvia Damiani - Cittadini contro le mafie e la corruzione - circolo del Lago di Bracciano

immagine ossservatorelaziale.it Con riferimento alle notizie relative all’ampliamento della discarica di Cupinoro, che incide nel territorio comunale di Bracciano, gestita dalla municipalizzata Bracciano Ambiente SpA, che riceverà parte dei rifiuti urbani dalle città di Roma, Ciampino, Fiumicino e dalla Città Stato del Vaticano, questa Associazione, in collaborazione con il Comitato “Fermiamo Bracciano Discarica”, denuncia il malcelato  tentativo di trasformare la discarica di Cupinoro in una nuova Malagrotta. E’ poco credibile  lo sforzo della politica, ed in particolare del Sindaco di Roma Ignazio Marino e del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, così come quello dei loro predecessori, di assumersi i meriti della chiusura dell’eco mostro di Malagrotta e non i demeriti di non aver saputo. fino ad oggi, mettere in cantiere un concreto piano di smaltimento dei rifiuti urbani della Capitale e più in generale della Regione Lazio.
Tale  Piano di smaltimento dei rifiuti dovrebbe seguire criteri di efficienza ed eco compatibilità, raggiunti da anni in quasi tutte le grandi città e stati europei. Quest’Associazione ricorda come sia già estremamente complicata, dal punto di vista ambientale e della salute pubblica, la situazione dei vecchi invasi del sito di Cupinoro. Studi condotti nell’ambito del progetto  “Epidemiologia Rifiuti Ambiente Salute nel Lazio - ERAS Lazio”   e  presentati nel 2012 al  XXXVI Congresso Annuale dell’Associazione Italiana di Epidemiologia  affermano che”  Sono stati raccolti dati su 242.409 residenti entro 5 km dalle discariche, 47.192 residenti entro 7 km dagli inceneritori, 85.559 residenti nell’area di Malagrotta e 6.839 lavoratori. Nei casi sotto osservazione, nelle aeree di più alta esposizione, sono stati registrati eccessi di mortalità statisticamente significativi per alcune forme tumorali: colon retto , vescica , laringe ,mammella, malattie ischemiche del cuore  e malattie dell’ apparato urinario. L’analisi delle ospedalizzazioni conferma un sensibile aumento dello stato di mortalità e un’alterazione delle patologie dell’apparato respiratorio in particolare per asma e infezioni delle vie aeree. Le associazioni emerse nei diversi studi effettuati, coerenti tra loro e per le diverse metodologie di analisi adottate, sono attribuibili all’inquinamento prodotto nei passati decenni dagli impianti per il trattamento dei rifiuti”.
 Non va tralasciato che la presenza di un impianto di discarica su un territorio, rappresenta di per sé un disincentivo ad investimenti economici in settori che rimangono strategici in aree a vocazione turistica, alberghiera come quella di Bracciano. In particolare, da una disamina della consistenza del  patrimonio edilizio complessivo attuale del comune di Bracciano, si stima che questa ammonti a circa 6 mila  abitazioni tra occupate da residenti e seconde case.  La variante di PRG approvata nel 2009 prevede una crescita della popolazione complessiva pari a 21 mila abitanti con un consequenziale incremento rispetto al patrimonio edilizio attuale di circa 100 mila mq abitativi, per un valore medio di euro 2 mila al mq pari a 200 milioni di euro. Stime di promotori immobiliari, relative alla potenzialità edificatoria, riportano un calo della domanda di acquisto di abitazioni del 60% in località con la presenza di discariche ed una diminuzione del valore immobiliare del 30%.
Quindi il solo annuncio dell’ampliamento della discarica avrà effetti deleteri anche sul mercato immobiliare.
Ulteriore preoccupazione proviene da  studi effettuati da tecnici nell’area di Falcognana in provincia di Roma. Ad esempio il valore commerciale di un terreno agricolo di 27.640 mq destinato a vigneto è pari a € 6,25/mq, per una stima complessiva di 172.750,00 €. Se a tale cifra sottraiamo il 30% di deprezzamento dovuto alla presenza della discarica si avrà un valore di € 120.925,00 con deprezzamento complessivo di € 51.825,00.
Alla luce di quanto fino a qui esposto questa Associazione ha intenzione promuovere immediatamente una class action relativa ai danni economici subiti in seguito al  deprezzamento degli immobili di tutta l’area interessata dalla discarica.
Nelle more di una  seria progettazione, tempestiva attuazione e rigoroso rispetto del   piano regionale rifiuti, sarebbe a nostro parere opportuno che i rifiuti di Roma venissero proporzionalmente conferiti nelle varie discariche presenti sul territorio in modo da calibrare il peso del danno provocato da una scellerata politica di gestione degli stessi.

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