giovedì 9 gennaio 2014

.. dai anche in Italia è l'ora: basta proibizionismo!

global project
MarijuanaE' proprio il caso di dire se non ora quando ... in riferimento alla necessità di superare definitivamente il proibizionismo sulle droghe anche in Italia e tutto l'armamentario legislativo ad esso collegato.
Quello che sta succedendo dall'America all'Uruguay dimostra come sia aperta e realizzabile la possibilità di andare in un altra direzione rispetto alle norme proibizioniste.

Abbiamo seguito costantemente quello che succedeva in altri continenti, perchè oggi contrapporsi all'ipocrisia del proibizionismo, che garantisce i profitti miliardari delle narco-mafie, delle famiglie, dei cartelli significa parlare dei flussi economici che alimentano i mercati finanziari, gli investimenti di rendita che producono nuovi profitti. Dal mercato "illegale" garantito dal proibizionismo al mercato "legale" della finanza attraverso una scia di morti, controllo militare e sociale di interi territori. Essere antiproibizionisti oggi significa contrapporsi alla finanziarizzazione, l'attuale espressione del capitalismo e conribuire ad attacccare i grattacieli "puliti" dei mecati e delle borse.
In più in Italia, come altrove, la battaglia antiproibizionista, si lega alla necessità di liberarsi dal carcere, dalle tragedie che si consumano dietro le sbarre.
Qualcosa si sta muovendo, la discussione si è aperta in maniera trasversale, un ampio fronte di esperienze ha lanciato per l'8 febbrario una manifestazione nazionale a pochi giorni dalla sentenza della corte costituzionale nel merito della famigerata Fini Giovanardi.
E' il momento di esserci tutt@, di costruire con forza, insieme, in tanti il superamento della Fini Giovanardi, per contribuire anche dall'Italia a superare le logiche e gli interessi proibizionisti.

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