giovedì 23 gennaio 2014

Italicum, Grillo: “B. detta la linea a Renzi. Con questa legge M5S senza scampo”.

Il leader del Movimento 5 Stelle commenta così l'incontro tra il Cavaliere e il segretario al Nazareno.

Beppe Grillo“Stanno facendo la legge elettorale per fermare la variabile impazzita del Movimento 5 Stelle“. Beppe Grillo si presenta davanti alla stampa estera in una conferenza stampa per parlare di Fiscal compact e Unione europea, ma le domande chiedono subito conto della riforma del sistema di voto che sta monopolizzando la politica italiana. “Questi cambiano la legge di notte, con un condannato scortato dalla polizia e con il beneplacito del Capo dello Stato. Noi saremo tagliati fuori, non avremo scampo per andare a governare. Immaginate il ballottaggio tra noi e il Pd: a chi indirizzerà il voto Berlusconi con le sue tv e i giornali? Lo sappiamo che non abbiamo scampo per andare al governo”, ribadisce. “Loro stanno facendo qualcosa che non gli ha chiesto nessuno” perché una “legge elettorale per tornare al voto c’è”, dopo “la sentenza della Consulta. Ed è grave il mutismo di Napolitano e di Letta“. L’attacco del leader è anche e soprattutto per Matteo Renzi, il segretario democratico che ha incontrato Silvio Berlusconi nella sede del Pd per discutere la bozza. Un progetto fortemente criticato dai 5 stelle, nato da un incontro che secondo Grillo nasconde la volontà del Cavaliere di “dettare la linea” al segretario democratico. “Dietro l’ebetino c’è il condannato”, ha commentato. “Renzi è andato da Berlusconi ad Arcore e il condannato gli ha dettato la linea – ha aggiunto – si è messo la camicina bianca ed è salito sul camper, scopiazzando il nostro programma”.

I giornalisti esteri chiedono un bilancio critico sull’anno trascorso dal Movimento 5 Stelle in Parlamento. E Grillo attacca il Presidente della Repubblica: ”Noi abbiamo preso il 25%, poi c’è stato questo ‘colpettino di Stato‘ di Napolitano che si è riunito con due persone una sera e ha fatto le larghe intese per bloccarci. Ci vedono come una anomalia. Dobbiamo avere a che fare con chi ti dice una cosa in faccia e poi ne vota un’altra. Vivono con le proposte in tv: ‘siamo contro gli F35′. E poi votano a favore. A questi non gliene fotte niente del Paese. E’ un sistema che non funziona più, è un sistema di lobbies“.
La prima parte della conferenza stampa è stata dedicata a un’analisi della posizione del Movimento 5 Stelle sul Fiscal Compact. “Noi siamo stati i primi a chiedere di rinegoziare il Fiscal Compact con una mozione. Il Pd ha votato ‘no’e se ne vanta”. La posizione del gruppo in Europa sarà quella di non allearsi con nessun gruppo: “Noi per adesso andiamo da soli alle elezioni europee (senza collocamento con qualche gruppo europeo), se poi ci sarà qualche gruppo tedesco o finlandese con cui fare massa critica, vedremo”.
Grillo ha invitato anche il capogruppo Pd alla Camera Roberto Speranza alle dimissioni. “Speranza si dimetta per il caso del lobbista Tivelli – ha detto – Speranza fa un emendamento sulle pensioni d’oro: bellissimo, lo avremmo votato. Ma dopo una telefonata l’emendamento scompare. Abbiamo intercettato la telefonata e fatto espellere il lobbista. Ora dopo il lobbista dobbiamo cacciare il lobbizzato”. Uno dei punti criticati dal leader è ancora quello dell‘informazione. “La comunicazione è il vero cancro di questo Paese. Non riusciamo ad avere una comunicazione normale. Noi siamo il primo partito in Italia – ha aggiunto il leader M5S – abbiamo bisogno di essere considerati come tali. Solo ora la stampa si sta ammorbidendo nei nostri confronti. Io voglio essere mandato via dai cittadini, non da questi cartoni animati”.
A proposito dell’accordo Renzi-Berlusconi, alla vigilia dell’appuntamento al Nazareno, in molti sospettavano l’esistenza di una contropartita tra i due leader. E, dunque, tra i due partiti. Un’ipotesi che compare sul Messaggero, dove Piero Longo, avvocato e senatore di Forza Italia, spiega di aspettare di conoscere “meglio” il segretario Pd “ma sicuramente – prosegue – si potranno trovare punti di incontro”. Sulle intercettazioni, aggiunge, “sicuramente ci sono reati per i quali sono utili e necessarie. Ma per altri non servono e di questo si può parlare”. Opinione positiva su Renzi anche per quanto riguarda il capitolo riforme (“bisogna capovolgere le logiche e in questo devo dire che è veramente l’uomo nuovo della sinistra e del suo partito”). Longo torna anche su amnistia e indulto che considera “l’unico modo per dare una risposta immediata, sia pure temporanea” al sovraffollamento carcerario. “Per alleggerirlo – prosegue- basterebbe controllare che la carcerazione preventiva sia posta in essere solo nei casi strettamente necessari e nel rispetto del principio di innocenza stabilito dalla Costituzione. Ma devo dire che, nonostante la legge preveda che si ricorra alla custodia cautelare solo in casi limitati, poi in pratica i gip su richiesta dei pm appaiono di manica tanto larga nell’applicazione della custodia cautelare in carcere”.

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