mercoledì 22 gennaio 2014

Lazio. Conferenza dei sindaci Ato2 - Sventato il tentativo di cancellare gli esiti referendari sull'acqua pubblica.

Logo_campagna_Mauro_FortePer l'ennesima volta oggi, 21 gennaio in occasione della Conferenza dei Sindaci dell'ATO2, convocata per approvare il Metodo Tariffario predisposto dall'Authority (AEEG), si è verificato il tentativo di scavalcare i risultati dei referendum sull'acqua pubblica, e, per l'ennesima volta, la presenza degli attivisti dei comitati per l'acqua pubblica, ha fatto in modo che ciò non avvenisse.
I Sindaci presenti, informati con pochi giorni d'anticipo, si sono dunque trovati a scegliere se essere complici oppure opporsi ad una chiara violazione della volontà popolare: l'AEEG ha infatti reinserito in tariffa sotto falso nome la remunerazione del capitale abrogata dal voto referendario di giugno 2011. Proprio sull'argomento l'AEEG è chiamata a difendersi davanti al TAR della Lombardia il prossimo 23 gennaio, in occasione del ricorso presentato dal Forum dei Movimenti per l'Acqua e da Federconsumatori.

Diversi sindaci, in particolare quelli di Anguillara, Fiumicino, Oriolo Romano e Fiano Romano, sono intervenuti per chiedere il rispetto del voto referendario e sottolineare la gravità che una decisione di tale rilevanza dovesse essere presa con una tempistica così stretta e inadeguata.
Il voto del Comune di Roma, insieme a quello dei comuni di Ariccia, Lanuvio, Cerveteri, Monterotondo, Allumiere, Albano, Gorga, Segni, Formello e Velletri, oltre ai Comuni citati in precedenza, ha quindi determinato il rinvio al 27 gennaio, data entro la quale i sindaci dovranno incontrarsi in gruppi per approfondire l'argomento.

Da sottolineare le pressioni esercitate durante l'incontro dal rappresentante di AceaAto2, Ing. Cecili, che ha dichiarato che sarebbe stata l'azienda stessa a procedere con l'aggiornamento della tariffa comunicando direttamente con l'AEEG prima del 27 gennaio, quindi senza attendere la decisione dei sindaci. Una dichiarazione emblematica di come Acea considera i Comuni dell'Ato, Roma in testa nonostante sia socio di maggioranza: più o meno una fastidiosa formalità.
Poco meno di una settimana dunque, durante la quale pensiamo che i consigli comunali della Provincia di Roma debbano riappropriarsi della propria libertà decisionale, dando mandato ai loro rappresentanti di votare contro la nuova formulazione tariffaria sulla quale, oltre a quello promosso dal Forum, pendono altri 34 ricorsi!
Nessuna approvazione “obbligata” o automatica quindi, come invece paventato da Acea, mentre l'unica soluzione è quella di rispettare la volontà popolare, escludendo i profitti dalla gestione dell'acqua, che in questi anni sono serviti ad aumentare i dividendi dei soci ma non a realizzare gli investimenti approvati (quelli sì) e richiesti dalla conferenza dei sindaci.
I comitati assicurano la propria presenza anche al prossimo appuntamento, garantendo che metteranno in campo tutta la propria determinazione per “incoraggiare” i sindaci a rispettare la volontà dei propri cittadini
Coordinamento Romano Acqua Pubblica

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