Per l'ennesima volta oggi, 21 gennaio in occasione della Conferenza dei Sindaci dell'ATO2, convocata per approvare il Metodo Tariffario predisposto dall'Authority (AEEG), si
è verificato il tentativo di scavalcare i risultati dei referendum
sull'acqua pubblica, e, per l'ennesima volta, la presenza degli
attivisti dei comitati per l'acqua pubblica, ha fatto in modo che ciò
non avvenisse.
I Sindaci presenti, informati con pochi
giorni d'anticipo, si sono dunque trovati a scegliere se essere complici
oppure opporsi ad una chiara violazione della volontà popolare: l'AEEG
ha infatti reinserito in tariffa sotto falso nome la remunerazione del
capitale abrogata dal voto referendario di giugno 2011. Proprio
sull'argomento l'AEEG è chiamata a difendersi davanti al TAR della
Lombardia il prossimo 23 gennaio, in occasione del ricorso presentato
dal Forum dei Movimenti per l'Acqua e da Federconsumatori.
Diversi sindaci, in particolare quelli di
Anguillara, Fiumicino, Oriolo Romano e Fiano Romano, sono intervenuti
per chiedere il rispetto del voto referendario e sottolineare la gravità
che una decisione di tale rilevanza dovesse essere presa con una
tempistica così stretta e inadeguata.
Il voto del Comune di Roma, insieme a quello
dei comuni di Ariccia, Lanuvio, Cerveteri, Monterotondo, Allumiere,
Albano, Gorga, Segni, Formello e Velletri, oltre ai Comuni citati in
precedenza, ha quindi determinato il rinvio al 27 gennaio, data entro la
quale i sindaci dovranno incontrarsi in gruppi per approfondire
l'argomento.
Da sottolineare le pressioni esercitate
durante l'incontro dal rappresentante di AceaAto2, Ing. Cecili, che ha
dichiarato che sarebbe stata l'azienda stessa a procedere con
l'aggiornamento della tariffa comunicando direttamente con l'AEEG prima
del 27 gennaio, quindi senza attendere la decisione dei sindaci. Una
dichiarazione emblematica di come Acea considera i Comuni dell'Ato, Roma
in testa nonostante sia socio di maggioranza: più o meno una fastidiosa
formalità.
Poco meno di una settimana dunque, durante
la quale pensiamo che i consigli comunali della Provincia di Roma
debbano riappropriarsi della propria libertà decisionale, dando mandato
ai loro rappresentanti di votare contro la nuova formulazione tariffaria
sulla quale, oltre a quello promosso dal Forum, pendono altri 34
ricorsi!
Nessuna approvazione “obbligata” o
automatica quindi, come invece paventato da Acea, mentre l'unica
soluzione è quella di rispettare la volontà popolare, escludendo i profitti dalla
gestione dell'acqua, che in questi anni sono serviti ad aumentare i
dividendi dei soci ma non a realizzare gli investimenti approvati
(quelli sì) e richiesti dalla conferenza dei sindaci.
I comitati assicurano la propria presenza
anche al prossimo appuntamento, garantendo che metteranno in campo tutta
la propria determinazione per “incoraggiare” i sindaci a rispettare la
volontà dei propri cittadini
Coordinamento Romano Acqua Pubblica
Nessun commento:
Posta un commento