giovedì 30 gennaio 2014

"Roma città da coltivare" In Giunta il piano per i giovani agricoltori Ok alla delibera per le terre pubbliche.


Trattori (Foto da http://www.coop-coraggio.it/)Sui terreni abbandonati sorgeranno le nuove aziende agricole della Capitale. Lo ha stabilito l'amministrazione comunale con un testo presentato dagli assessori Nieri e Marino. Nel provvedimento le linee guida per i bandi di prossima pubblicazione, la riqualificazione degli edifici rurali e la promozione della filiera corta.

paesesera.itDI C. VOGANI

Dalle terre pubbliche abbandonate alle nuove aziende agricole della Capitale, in grado di rendere fruibili gli spazi pubblici e offrire servizi alla cittadinanza. Con un occhio alla riqualificazione degli edifici rurali e l'altro alla filiera corta delle produzioni alimentari. E' il giorno che gli agricoltori “senza terra” aspettavano da tempo, dopo oltre due anni di rivendicazioni: la Giunta capitolina ha appena approvato la delibera che impegna l'amministrazione comunale a creare nuova occupazione, valorizzando il patrimonio dei terreni nella disponibilità di Roma Capitale, attualmente dismesso o sottoutilizzato. Il provvedimento porta le firme dell'assessore al Patrimonio, Luigi Nieri, e dell'assessora all'Ambiente con delega all'agroalimentare, Estella Marino. Gli stessi che dai primi mesi di insediamento, in diversi tavoli partecipati ed eventi pubblici, hanno avuto modo di ascoltare e recepire le richieste di cooperative, sigle di categorie e associazioni per l'accesso alla terra.

GIOVANI AGRICOLTORI – Uno strumento pensato in particolare per i giovani imprenditori che potranno sviluppare nuove forme di gestione delle aree verdi, “con l’integrazione nell’attività produttiva dei servizi multifunzionali che l’agricoltura urbana è in grado di offrire ai cittadini” si legge in una nota. Un primato importante per il Campidoglio se si considera che la delibera è la prima attuazione da parte di un ente locale (su scala nazionale) delle disposizioni contenute nell’art.66 del decreto-legge n.1 del 2012, con cui sono stati definiti gli indirizzi per l’assegnazione a giovani imprenditori agricoli (di età inferiore a 40 anni) dei terreni pubblici a vocazione agricola attualmente dismessi. "Era un impegno preso da questa amministrazione in campagna elettorale per un lavoro interessante e complesso - ha spiegato il vicesindaco - una delibera fortemente attesa anche dalla maggioranza. Il prossimo passo sarà la delibera sugli orti urbani". "E' la prima delibera con la quale si valorizza il patrimonio comunale e lo facciamo su un settore ritenuto da noi strategico come quello dell'agricoltura - sottolinea Nieri - finalmente, quindi, possiamo dire che non si parla di agro romano legato al cemento e, inoltre, si crea occupazione su un terreno di grande interesse per la nostra città. La delibera prevede l'affitto alle cooperative di giovani agricoltori puntando sulla qualità: dalla filiera corta, al chilometro zero, all'agricoltura biologica".
Giovani agricoltori nelle terre abbandonate (http://www.coop-coraggio.it/)
IL PROGETTO STRATEGICO - Il Progetto strategico del Comune denominato “Roma, Città da Coltivare” è però più ampio: si tratta di un piano di recupero produttivo dell'agro romano “che potrà essere implementato con successivi interventi dell’amministrazione” - si spiega in una nota - e si pone come obiettivo anche la “diffusione della cultura e delle pratiche agricole nella cittadinanza”. Al Dipartimento Patrimonio Sviluppo e Valorizzazione, d’intesa con il Dipartimento Tutela Ambientale, va il mandato di individuare le aree e gli edifici rurali da dare in concessione: “La selezione degli immobili da destinare a questo scopo avverrà in primo luogo nell’ambito delle aree pervenute da cessioni e compensazioni urbanistiche e dei beni recentemente attribuiti dal Demanio dello Stato con la procedura di 'federalismo demaniale' (decreto legislativo 28 maggio 2010, n.85)”.
VERSO IL BANDO - Il primo bando per le terre pubbliche sarà invece pubblicato a breve, dopo la consultazione delle forze sociali del settore sul testo del provvedimento. Ma sono state già divulgare le linee guida che caratterizzeranno l'assegnazione del patrimonio: dal criterio preferenziale per chi ha meno di 40 anni alla valutazione dell'offerta tecnica. Così come le forme economiche di sostegno per la ristrutturazione degli edifici rurali e per la filiera corta dei prodotti. Le prime aree che andranno a bando sono quattro "e man mano ne saranno altre che stiamo valutando - ha precisato Nieri - sono particolarmente soddisfatto del lavoro". Per l'assessore all'Ambiente, Estella Marino "è una delibera che fornisce un quadro di indirizzi per individuare quali siano i terreni di proprietà comunale che ora non sono utilizzate o soggette a fenomeni di degrado e poterle così affittare a uso agricolo attraverso criteri per la partecipazione al bando".
Il murales del Coordinamento romano per l'accesso alla terra
Il murales del Coordinamento romano per l'accesso alla terra
A CHI SARANNO ASSEGNATE LE TERRE - Ecco le direttive contenute nella delibera: a) prevedere la partecipazione, quali soggetti ammessi a concorrere, di imprenditori agricoli professionali, destinando a vantaggio dei giovani di età inferiore a 40 anni che intendano avviare l’attività imprenditoriale una quota superiore alla metà dei beni medesimi; b) la possibilità per i soggetti imprenditoriali al primo insediamento di avvalersi, a supporto della propria candidatura, di un accordo di partenariato con soggetti professionali già operanti in campo agricolo; c) l’aggiudicazione sulla base della migliore offerta tecnica, valutata sulla base del piano di sviluppo aziendale e del relativo programma di investimenti, nonché in base alla sussistenza nel piano stesso di attività agricole multifunzionali, del metodo di coltivazione biologico, di orientamenti colturali rivolti alla promozione della biodiversità, di attività rivolte allo sviluppo delle energie rinnovabili e al risparmio energetico, dell’entità di nuovi occupati previsti, anche in relazione all’impegno di persone socialmente svantaggiate; d) l’affitto degli immobili con contratto agrario, ai sensi della legge 3 maggio 1982, n.203; e) interventi rivolti a promuovere le attività di filiera corta, facilitando il contatto diretto fra gli imprenditori assegnatari e i consumatori romani.
"IL DEMANIO SBLOCCHI LE TERRE" - “Un ulteriore passo avanti dell'amministrazione per la rigenerazione ecologica della città – ha chiarato il capogruppo Sel in Campidoglio, Gianluca Peciola - questa Delibera, oltre alla possibilità di creare lavoro e reddito per i giovani agricoltori, rappresenta porta un importante messaggio politico e simbolico. Con questo atto la terra pubblica diventa occasione di valorizzazione ambientale e agricola sottraendola agli usi speculativi. Quello di oggi è un grande risultato del vicesindaco Nieri, dell'assessore all'Ambiente Marino e soprattutto del movimento che ha raccolto migliaia di firme a sostegno della delibera per l'assegnazione ai giovani agricoltori delle terre pubbliche”. Secondo il capogruppo Pd, Francesco D'Ausilio, la delibera "va nella giusta direzione" e "gli indirizzi che contiene devono consentire all’Amministrazione di sistematizzare il censimento delle aree di proprietà del Comune". "Dopo anni di sole chiacchiere da parte dei governi nazionali, finalmente un passo concreto” commenta la senatrice Sel Loredana De Petris. “Sono trascorsi ormai due anni dal decreto legge approvato dal Governo Monti che consentiva l'assegnazione ai giovani agricoltori, ma non un solo metro quadro di terreno è uscito ad oggi dai cassetti dell'Agenzia del Demanio - prosegue la senatrice -, ci auguriamo che l'intervento efficace di Roma Capitale riesca ora a sbloccare l'iniziativa di altri Comuni e delle Regioni che detengono gran parte dei terreni di proprietà pubblica a vocazione agricola”. "Per Roma Capitale è un segnale decisivo di inversione di tendenza per porre termine alla devastazione edilizia e ricominciare a discutere di sviluppo sostenibile" conclude l'esponente Sel.
(Foto da coop-coraggio.it)
Carmen Vogani

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