martedì 14 gennaio 2014

Torino e le notizie sulla cannabis: ecco la verità


Scritto da – 14 gennaio 2014 – 

Torino e le notizie sulla cannabis: ecco la verità Sta spopolando in rete nelle ultime ore una notizia dai titoli sensazionalistici come ad esempio “Torino, si alla cannabis libera” e cose simili. Ormai siamo abituati e più volte in passato abbiamo segnalato la poca professionalità dei mass media che in casi del genere cercano sempre di attrarre i lettori anche a costo di divulgare disinformazione o comunque notizie vere a metà.


In questo caso si tratta di un ordine del giorno che riguarda solo ed esclusivamente la cannabis terapeutica, e nello specifico l’utilizzo di alcuni farmaci che contengono THC, più un proposta al ministero di autorizzarne la produzione in Italia (come ben spiegato nell’articolo che segue, firmato ADUC). Nulla di più, per ora. Certo, si tratta di importanti sviluppi a favore della libertà di cura e dell’antiproibizionismo, ma siamo comunque ben lontani da quello che i titoli delle notizie diffuse vorrebbero far credere.
Il Consiglio comunale di Torino ha approvato con 24 voti favorevoli, tre contrari e una astensione, un ordine del giorno (primo firmatario il radicale Silvio Viale), sottoscritto da consiglieri di maggioranza e di minoranza che invita la Regione Piemonte a concedere l’utilizzo di farmaci a base di cannabinolo. Inoltre, il documento invita anche il ministero della Sanita’ ad autorizzare la produzione di tali farmaci, sia su base naturale, sia su base sintetica, che attualmente possono solo essere importati.
Il provvedimento segnala in termini positivi l’esempio della Regione Veneto dove e’ stata approvata una legge che consente sperimentalmente la distribuzione di farmaci derivati dalla cannabis, in ospedali e farmacie, dietro prescrizione medica, mentre Liguria e Toscana hanno autorizzato i propri cittadini a ricorrere a questo tipo di farmaci.
Il Consiglio comunale di Torino ha poi approvato un ordine del giorno che invita il Parlamento italiano ad affrontare il tema del “passaggio da un impianto di tipo proibizionistico ad un impianto di tipo legale della produzione e della distribuzione delle droghe cosiddette ‘leggere’“, con particolare riferimento alla cannabis e ai suoi derivati. Ferme restando, viene specificato, “le normative repressive del traffico internazionale e clandestino di droghe, oggetto di convenzioni internazionali”. Il provvedimento e’ stato approvato di stretta misura, con 15 voti a favore, 13 contrari e 6 astenuti. Primo firmatario dell’ordine del giorno e’ Marco Grimaldi (Sel).

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