giovedì 6 febbraio 2014

Emergenze ambientali nord di Roma. BRACCIANO: DOPO LA CHIUSURA DI CUPINORO RIFIUTI A VITERBO.


Sala (Sindaco di Bracciano): "Per quanto ci riguarda continueremo nel miglioramento della raccolta differenziata che al momento è al 65 per cento".
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Bracciano (RM)
- Disposto dal Comune di Bracciano il conferimento dei propri rifiuti indifferenziati presso l’impianto Ecologia Viterbo con sede in strada provinciale Teverina km 7,600 – località casale Bussi. E’ quanto ha deciso la giunta comunale con la delibera n. 35 del 4 febbraio 2014 facendo seguito alla comunicazione della Bracciano Ambiente riguardo l’esaurimento delle volumetrie della discarica di Cupinoro, dove fino al 31 gennaio sono stati conferiti i rifiuti indifferenziati di Bracciano.
La giunta sulla base di un costo presuntivo di 130 euro iva compresa per tonnellata e per un quantitativo presunto di 300 tonnellate al mese per un importo presuntivo mensile di 39mila euro e prendendo atto che la Bracciano Ambiente provvede al trasporto di detti rifiuti all’impianto di Viterbo per una spesa presuntiva di 6mila euro mensili, dà atto che la spesa complessiva di 45mila euro Iva compresa viene imputata ad un capitolo dedicato del redigendo Bilancio di Previsione 2014. Il provvedimento fa riferimento ad un periodo di conferimento che va dal 1° febbraio al 30 aprile 2014. Ogni mese, in assenza di novità, l’iscrizione in bilancio della somma verrà deliberata con apposito provvedimento dalla giunta comunale.
“Il primo dato che emerge – spiega il sindaco di Bracciano Giuliano Sala – è l’aumento dei costi di conferimento da sostenere. 

Ci preoccupano  molto inoltre la situazione dei lavoratori dell’impianto di Cupinoro e le prospettive future della Bracciano Ambiente. E’ necessario poi fare una considerazione generale, di fatto un mancato rinnovo delle autorizzazioni con la conseguente chiusura della discarica di Cupinoro – aggiunge Sala - inibisce ad una società pubblica al 100 per cento di operare correttamente nella filiera virtuosa dei rifiuti con la conseguenza che i Comuni del bacino sono costretti a conferire in impianti regionali gestiti da privati. Per quanto ci riguarda continueremo nel miglioramento della raccolta differenziata che al momento è al 65 per cento, per fare in modo che diminuisca la quantità dei rifiuti indifferenziati e calino di conseguenza i costi relativi al loro conferimento”. 

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