mercoledì 5 novembre 2014

Acqua & Arsenico. “Penso di avere diritto a un acqua che non mi uccida”

AcquaViterbo – Riceviamo e pubblichiamo – Sono un trentacinquenne che abita in zona Grotticella, dove, stando alle mappe distribuite nelle farmacie, la concentrazione di arsenico nell’acqua è una delle più alte in città.

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Lettere - Viterbo - Scrive Marco Casini che spesso, dopo la doccia, vede comparire chiazze rosse e irritazioni sulla pelle.

Da un paio d’anni ogni volta che esco dalla doccia sono completamente ricoperto di chiazze rosse, ponfi pruriginosi e piaghe. La cosa strana è che quando mi capita di lavarmi fuori casa, sono spesso in viaggio per lavoro, la cosa non succede!
Ho girato numerosi dermatologi e cliniche dermatologiche e la risposta è sempre la stessa: l’acqua così piena di veleno (perché di questo si tratta) mi ha sensibilizzato sempre più fino a farmi diventare un soggetto allergico, al punto tale che 30 minuti prima di farmi una doccia in casa devo assumere un antistaminico ed anche così la situazione non migliora.

Onestamente penso di avere diritto ad un acqua che non mi uccida, dato che pago il servizio anche profumatamente, quale cittadino credo di avere ancora dei diritti, primo tra tutti quello alla salute.
Dei dearsenificatori promessi dalla giunta Michelini, pardon, Fioroni, non ce n’è traccia, ma loro pensano più alle coppie di fatto che alla salute dei cittadini. E se neanche l’intervento di Striscia la notizia ha potuto nulla contro il muro di gomma della giunta, la vedo proprio dura per una soluzione.
La situazione è critica, con quest’acqua ci mangiamo, ci laviamo e non penso di essere l’unico in tutta Viterbo che ci sta rimettendo la salute. Non invio foto del mio corpo per ovvie ragioni.

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