Inchiesta:illuminazione pubblica a Poggio dell’Ellera.
Brevi
cenni giuridici.
L’illuminazione
pubblica rappresenta il tipico servizio di pubblica utilita’, soggetto ad
obblighi di continuita’,
sicurezza e universalita’. Gli aspetti
legati alla qualita’ del servizio reso a i cittadini sono privi della normativa
di riferimento. L’ente proprietario dell’impianto di illuminazione risponde
degli eventuali danni causati, per effetto del rapporto di custodia che
sussiste con il bene demaniale (art. 2051 c.c.).Per custodia si intende il
potere effettivo di disponibilita’ del bene. Il danneggiato deve provare il
danno subito ed il nesso di casualita’ con il bene in custodia.
L’ente puo’
dimostrare:
l’oggettiva
impossibilita’ del controllo del bene, ricordando pero’ che la notevole
estensione dell’impianto non e’ di per se’ sufficiente quale causa di esclusione
e devono essere valutati le caratteristiche dell’impianto, le dotazioni , gli
strumenti che gli sviluppi tecnologici consentono di introdurre;
l’intervento
di un fatto esterno che sia stato causa del danno (vizio estrinseco e la no
conoscibilita’ dello stesso.
La carente
illuminazione rappresenta una delle principali concause per danni relativi al
dissesto stradale (cosidetta insidia stradale).
Prescindendo
dall’approfondire in questa circostanza
le questioni relative alla responsabilita’ colposa dei dirigenti e degli
amministratori pubblici locali, che sono ancora questioni aperte nella
giurisprudenza, va ricordato che in caso non vengano resi servizi adeguati di
illuminazione esistono responsabilita’ amministrativo-contabili previste
dall’art. 93 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali per
gli amministratori e il personale dei precitati enti ed anche in caso di
carente manutenzione all’impianto di di illuminazione pubblica , ci si potrebbe
trovare dinnanzi alla categoria del danno c.d. “da disservizio” con possibile
addebito ai pubblici dipendenti anche del danno all’immagine per il discredito
gettato sull’amministrazione di competenza.
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Finalita’
Il problema
dei lampioni spenti e’ particolarmente
sentito in tutto il ns. territorio, specialmente nelle aree periferiche. Da
oltre due anni, dall’ultima nevicata, numerose sono state le segnalazioni sia
individuali che collettive , riprese anche piu’ volte dal periodico Nero su
Bianco che lamentavano lampadine rotte, plafoniere mancanti etc. A Poggio
dell’Ellera, localita’ non fornita da marciapiedi e con il manto stradale in
diversi punti dissestato da radici dei pini, la carente manutenzione del
sistema di illuminazione pubblica oltre
a contribuire a al degrado della localita’ e a mettere a repentaglio
l’incolumita’ e la sicurezza pubblica , ha facilitato oggettivamente i numerosi
furti di automobili e rapine nelle case.
La finalita’
dell’inchiesta, partendo dalle aree periferiche dove il problema e’
maggiormente sentito, e’ quella di
mappare il disservizio nell’intero
territorio comunale e rappresenta il primo lavoro del Laboratorio sulla
comunicazione, recentemente promosso dalla nostra Associazione….
L’amministrazione
comunale deve provvedere senza indugio a questa manuntenzione straordinaria, a
prescindere dal bando per l’affidamento della gestione della pubblica
illuminazione, dell manutenzione e del miglioramento dell’ efficienza energetica….
ci sono voluti 2 anni per depurare l'acqua dall'arsenico chissa' quanto tempo occorrera' per aggiustare i lampioni. ma l'opposizione i esiste in questo paese ?
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