sabato 16 maggio 2015

Le leggi razziali fasciste furono abrogate dai regi decreti-legge nn. 25 e 26 del 20 gennaio 1944

redazione R@P1

La notizia (storica) è che il RE d'Italia durante il Regno del Sud (il Regno d'Italia nel periodo compreso tra il 10 settembre 1943 e il 4 giugno 1944) ha abrogato le leggi razziali fasciste di Mussolini. Chapeau!

Che un governo fascista promulghi legge razziali e fasciste mi sembra abbastanza naturale, nell'ordine delle cose, sarebbe singolare se avesse fatto il contrario,  se avesse fatto delle leggi "bolsceviche". 
E' come se il governo di estrema destra israeliano trattasse i palestinesi come esseri umani portatori di diritti naturali e restituisse loro tutti i territori che gli hanno rubato. Sarebbe curioso, appunto!

Il bello della notizia è che ad abrogare queste leggi fasciste sia stato il RE d'Italia, che non è proprio il massimo della democrazia.

Il vero criminale, invece, è il governo "democratico" post-fascista che non abroga le leggi del governo precedente. Mi riferisco al governo attuale che ha lasciato intatte le leggi fasciste, razziste e psico-demenziali dell'ultimo ventennio fascista (mi riferisco ovviamente al secondo).

Alcuni esempi?



Legge Bossi Fini (vigente), 
Legge Fini Giovanardi (bocciata dalla Corte Costituzionale), 
Legge Brunetta (vigente), 
Legge Calderoli (bocciata dalla Corte Costituzionale).


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