giovedì 25 giugno 2015

Appello ai parlamentari: non votate la fiducia sul ddl scuola!

Ai parlamentari chiediamo di non essere complici di una controriforma umiliante per il parlamento e le sue prerogative costituzionali, che non sono quelle di essere subordinate ai voleri dell’esecutivo e strumenti ossequienti di un tentativo di “asfaltare” il vasto movimento per la difesa della scuola pubblica che manifesta nelle piazze del paese. 

Paolo Ferrero, Giovanna Capelli, Vito Meloni
Il ricorso alla fiducia sul Ddl sulla scuola è un atto di debolezza del governo che balbetta o dice bugie sulla sua proposta di legge, pedissequa riproposizione delle politiche neoliberiste europee, ma anche una presuntuosa prepotenza verso un variegato e composito movimento che cresce ed esprime il suo dissenso al provvedimento e che non sarà fermato dall’approvazione del Ddl.
In nome della difesa della sovranità popolare, un parlamentare che la rispetti non può votare la fiducia a una legge che mette al comando delle scuole, ridotte a servizio a domanda individuale, un solo uomo, reclutatore e arbitro dei docenti e della loro libertà di insegnamento, cioè il preside manager. Non votate questa infamia. Avrete se non altro difeso il vostro ruolo e la vostra dignità.

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