mercoledì 24 giugno 2015

Banche, via libera al decreto sulla deducibilità a un anno. I decreti fiscali slittano a venerdì.

RENZI PADOANUn po' a sorpresa, a tarda serata, dal consiglio dei ministri dei rinvii - che ha visto slittare il via libera ai decreti sul fisco a questo venerdì e posticipare sine die la riforma del catasto - è spuntato il semaforo verde a un provvedimento non atteso. Il decreto annunciato la scorsa settimana dal viceministro dell'Economia Enrico Morando che prevede la deducibilità a fini Ires e Irap delle svalutazioni sui crediti in un anno dai cinque attuali.

Quello preventivamente battezzato dallo stesso Morando del "regalo alle banche", come secondo lui lo avrebbero definito "talk show di demagoghi e populisti", perché di fatto alleggerisce il carico fiscale per quest'anno agli istituti di credito.
Un intervento che potrebbe costare - secondo Repubblica - fino a tre miliardi di euro nei prossimi anni ma che per il ministro Pier Carlo Padoan sarà "a costo zero per il bilancio pubblico, anzi potrebbe portare perfino dei piccoli benefici". "Finora l'istituto di credito poteva beneficiarne in 5 anni e questo costituiva un congelamento di un possibile capitale disponibile per le banche", ha spiegato il ministro . "D'ora in poi i nuovi diritti accesi per la svalutazione possono essere goduti nell'anno stesso: questo permette di dedicare più capitale al credito, e facilita la ripresa del credito".

Un provvedimento che fa il pari con il decreto sulla Giustizia civile approvato dal governo che contiene le norme per ridurre i tempi di riscossione dei crediti da parte delle banche. "Le misure approvate - ha detto - hanno a che fare con la necessità di rimettere in moto il mercato del credito che attualmente risente del peso dei crediti deteriorati". Nessuna frenata però sul progetto della bad bank. "Non significa che sia tramontato ma le misure di oggi sono già potenti ed efficaci per mettere in moto un mercato secondario di crediti in sofferenza".
Rinvio a venerdì per i decreti fiscali . Nulla di fatto invece per le misure attese alla vigilia, con i cinque decreti della delega fiscale (su stima e monitoraggio dell'evasione fiscale, revisione del sistema sanzionatorio, interpello e contenzioso, riscossione, riorganizzazione delle agenzie fiscali) per cui l'appuntamento è spostato a fine settimana. "Abbiamo preferito rinviare l'approvazione definitiva a venerdì. Se io non torno in tempo, sarà Pier Carlo a presiedere il Consiglio dei ministri", ha detto Renzi in conferenza stampa.
Catasto verso il rinvio all'autunno. Quanto alla riforma del catasto sembra ormai inevitabile che l'intera questione venga rinviata direttamente alla legge di stabilità, quando verrà definita anche la nuova local tax destinata ad assorbire tutti i tributi locali. le due questioni vanno di pari passo perché sebbene la delega sul fisco preveda il principio dell'invarianza del gettito anche a seguito della riforma del catasto, così come sono concepite oggi le imposte attuali sembra è più difficile impedire che le nuove basi imponibili in vigore dal 2019 a completamento della riforma non facciano schizzare il prelievo fiscale alle stelle.

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