mercoledì 24 giugno 2015

Stefano Fassina lascia il Pd. "Non ci sono più le condizioni per andare avanti". Sulla scuola si consuma lo strappo.

Stefano Fassina lascia il Pd. Martedì l'annuncio al circolo Pd Capannelle - dopo l'amarezza espressa sulla fiducia al ddl Scuola che sarà votata giovedì prossimo in Senato.


"Ieri in una sede del partito di Capannelle ho, con sofferenza, annunciato che ho lasciato il Pd", ha detto Fassina, in conferenza stampa alla Camera, confermando di essere uscito dal partito. "L'ho fatto in un circolo della periferia romana perché lì sono le mie radici, le persone che dobbiamo rappresentare e le persone a cui devo dare risposte". "La scelta di mettere la fiducia sul ddl Scuola è una scelta grave e insostenibile per il Pd", ha aggiunto.
"Servivano 4 correzioni profonde per migliorare il ddl sulla scuola - ha detto Fassina - e invece questo non è avvenuto. Si è messa la fiducia, si è chiusa ogni possibilità di dialogo e si è voluta fare l'ennesima forzatura. La scuola è solo l'ultimo passaggio di una vicenda che ha compreso la delega lavoro e il cosidetto Jobs act, non abbiamo condiviso le riforme costituzionali e legge elettorale e infine, l'ultimo passaggio di una progressiva regressione, quello della scuola".

"Il 4 luglio a Roma - ha detto Fassina annunciando un'assemblea nazionale al Palladium di Roma -, insieme a Monica Gregori, Pippo Civati, Sergio Cofferati, Luca Pastorino, Daniela Lastri e altri uomini e donne che hanno lasciato il Pd e si sentono abbandonati dal Pd, ci ritroveremo per avviare un percorso politico sui territori". "Un percorso - ha proseguito - che possa raccogliere quelle tante energie che in questi mesi sono andate nell'astensionismo e sono tornate a casa".
Dopo aver spiegato che nelle prossime ore insieme alla Gregori presenterà la lettera di dimissioni dal gruppo alla Camera, Fassina ha detto di non riconoscersi più nel Pd che è diventato un partito "sempre più attento all'establishment e a Marchionne, alla finanza internazionale, ai rappresentanti di un management che sempre più invade le strutture dello Stato".
"Continueremo a essere in Parlamento con spirito positivo, non passeremo all'opposizione", ha spiegato Fassina. "Nelle prossime ore formalizzeremo la scelta con una lettera al capogruppo Rosato e alla presidenza della Camera". Con Fassina esce anche Monica Gregori. Nata a Tivoli nel 1980, Gregori alle elezioni politiche del 2013 viene eletta deputata nella circoscrizione XV Lazio 1 per il Pd. Fa parte della commissione lavoro e della commissione politiche dell'Unione Europea. Ha svolto attività sindacali e di volontariato.
L'addio durante l'intervento in un circolo. "Io credo che sia il momento, per quanto mi riguarda, di prendere atto che non vi sono più le condizioni per andare avanti nel Pd e insieme ad altri proveremo a costruire altri percorsi. Altri percorsi che portano non a una testimonianza minoritaria ma a fare una sinistra di governo su una agenda alternativa". Questa la frase di Fassina, rimbalzata su Twitter insieme al video su YouTube in cui pronunciava queste parole. A postare per prima il video, Maddalena Messeri, presidente della direzione dei Giovani Democratici di Roma.

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