giovedì 26 novembre 2015

Guerra all'Isis, Germania invia tornado in Siria. In Gb David Cameron chiede ok Parlamento ai raid.

La Germania invierà i tornado contro l'Isis "come conseguenza degli attentati di Parigi".

GUERRA ISIS Lo hanno deciso Angela Merkel e i ministri competenti nel corso di un incontro a Berlino, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa tedesca Dpa. Henning Otte, parlamentare Cdu e membro della Commissione Difesa del Bundestag, spiega che "non rinforzeremo solo la missione di addestramento nel nord dell'Iraq ma invieremo i nostri Tornado di ricognizione in Siria per la guerra contro l'Isis". Non solo. La Germania parteciperà alla lotta contro Daesh anche inviando una nave da guerra.
La decisione del governo tedesco di inviare Tornado di ricognizione in Siria verrà illustrata nel dettaglio ai gruppi parlamentari dell'Unione (Cdu-Csu) e dell'Spd nel corso di una riunione convocata nel pomeriggio al Bundestag. Un passaggio necessario, anche perché qualsiasi tipo di impegno militare tedesco dovrà ottenere il via libera del Parlamento. Nel Bundestag la Grosse Koalition può contare teoricamente su una larga maggioranza.

Anche Londra si prepara a un rafforzamento del proprio impegno militare, in attesa del via libera del Parlamento. "Dobbiamo colpire questi terroristi ora", ha detto il primo ministro alla Camera dei Comuni, invocando oggi il via libera dei deputati ai raid anti-Isis in Siria. Per il premier britannico si tratta di "interesse nazionale", oltre che schierarsi "con la Francia" dopo i fatti di Parigi. Cameron nega peraltro che i raid possano fare della Gran Bretagna "un bersaglio più grande".
Cameron ha riconosciuto che la "chiave in Siria è una soluzione politica", insistendo che dal punto di vista di Londra questa soluzione deve prevedere che il presidente Bashar al-Assad "se ne vada". Ma ha anche ripetuto che "non si può attendere che questo accada prima di assumere un'azione militare" su quella che ha chiamato "la roccaforte" dell'Isis. Rispondendo alle dettagliate obiezioni dell'opposizione è comunque tornato a escludere un qualsiasi coinvolgimento di forze di terra britanniche in Siria.

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