giovedì 31 dicembre 2015

Clima, gli esperti: "Contenimento sotto i due gradi o sarà la fine. Tra qualche decennio diranno che questi sono stati anni freddi".

Risultati immagini per clima Con una media di 6,6 gradi il dicembre 2015 e' un "mese da record", il terzo piu' caldo degli ultimi due secoli dopo quelli del 2014 e del 1872 con 6,9 gradi. A sostenerlo sono gli esperti dell'Osservatorio geofisico del dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari (Dief) dell'Universita' di Modena e Reggio Emilia.
"Riferendoci ad una soglia di temperatura media dicembrina di 6 gradi- spiega Luca Lombroso dell'Osservatorio- ritroviamo solo quattro episodi dal 1830 al 1999 con queste temperature, mentre dal 2000 in poi ben nove mesi di dicembre su 15 sono stati anomali caldi. Potremmo dire che quello che era l'eccezione nel passato, oggi e' la norma". Passando alle piogge, il mese che si sta per chiudere ne ha registrato 2,3 millimetri "anche se non si tratta di vera pioggia- spiegano gli esperti dell'Unimore- bensi' delle cosiddette 'precipitazioni occulte della nebbia', ovvero nebbia che, condensando, fa attivare il pluviometro posto nell'Osservatorio geofisico di piazza Roma a Modena". Solo in sei annate, dal 1830 a oggi, in dicembre le piogge sono state cosi' scarse. Per quanto riguarda il 2015 nel suo complesso, la temperatura media risulta di 16,1 gradi: e' dunque il secondo anno piu' caldo di sempre dopo il 2014, quando la temperatura media fu di 16,3 gradi.

"Mai, fino a due anni fa, si erano superati i 16 gradi di temperatura media annua- sottolinea l'Unimore- e fino al 1997 non si erano mai superati i 15 gradi annui". Per quanto riguarda le piogge, invece, nonostante il dicembre siccitoso, il totale annuo si assesta su 684,7 millimetri, sostanzialmente allineato con i 660,7 indicati dalla media climatica 1981-2000. "Siamo sempre piu' dentro una nuova normalita'- dichiara Lombroso- tanto che faccio una scommessa coi nostri posteri: alla fine del 21esimo secolo questi anni potrebbero essere guardati come freddi, se non si interviene per contenere, come prevede l'accordo di Parigi alla Cop21, il riscaldamento globale ben al di sotto dei due gradi, facendo ogni sforzo per limitarlo entro 1,5 gradi rispetto all'era preindustriale".

Con l'occasione, infine, Lombroso fa le previsioni per i prossimi giorni: ai primi di gennaio torneranno le precipitazioni e la neve in Appennino, forse in parte anche a quote basse, "ma e' presto per i dettagli". Le temperature si annunciano "in calo, ma niente piu' che rientranti nei valori tipici della stagione", conclude il meteorologo.

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