martedì 22 dicembre 2015

Il sorpasso dei «paperoni»: nel 2016 l’1% della popolazione possiederà più ricchezza di tutti gli altri.

Il divario tra ricchi e poveri si sta allargando al punto che entro il 2016 un minuscolo gruppo di miliardari, l’1% della popolazione, avrà più ricchezze del restante 99% del mondo: questa la previsione di Oxfam, l’agenzia internazionale che si batte contro la fame e la povertà, in un rapporto diffuso oggi.

buffettLo studio di Oxfam, pubblicato alla vigilia del summit di Davos, vuole essere uno spunto di riflessione per i leader del mondo riuniti per il World Economic Forum.
Lo scorso anno la percentuale di ricchezza concentrata nelle mani del “top 1%”, che era del 44% nel 2009, é aumentata al 48% del totale e supererà quota 50% nel 2016. Le 80 persone più ricche del pianeta hanno risorse equivalenti ai 3,5 miliardi di poveri che costituiscono il 50% della popolazione globale. Mentre l’élite possiede in media 2,7 milioni di dollari a testa, il 99% si deve accontentare di 3.851 dollari. Utilizzando dati raccolti da Forbes e da Credit Suisse, Oxfam rivela che, mentre un quinto dei miliardari del mondo operano nel settore farmaceutico e sanità, la cui ricchezza é aumentata del 47 per cento.

Secondo Oxfam la disuguaglianza va combattuta non solo per ragioni etiche, ideologiche o sociali, ma anche per motivi strettamente economici. L’eccessiva concentrazione della ricchezza in poche mani infatti soffoca la crescita economica e quindi danneggia le prospettive di ripresa per tutti. Per combattere la disuguaglianza Oxfam propone un piano di azione in sette punti che prevede un giro di vite contro l’evasione fiscale delle imprese, l’imposizione di un salario minimo per tutti i lavoratori, maggiori investimenti in servizi pubblici gratuiti e una riforma fiscale che tassi i capitali e la ricchezza invece del lavoro e dei consumi.
Winnie Byanyima, direttrice esecutiva di Oxfam, che é tra i presidenti del summit di Davos, ha dichiarato oggi che intende sfruttare l’evento per chiedere ai leader del mondo interventi immediati e mirati per ridurre il divario tra ricchi e poveri. «È ora che i nostri leader sfidino i potenti interessi che ostacolano la transizione a un mondo più giusto ma anche più ricco», ha detto Byanyima. «L’aumento della disuguaglianza colpisce i poveri due volte: dando loro una fetta sempre più piccola della torta economica e riducendo la crescita e quindi le dimensioni della torta».
La pubblicazione del rapporto Oxfam può anche essere vista come un sostegno indiretto al presidente americano Barack Obama, che domani nel suo discorso annuale “State of the Union” si prevede chiederà aumenti delle tasse di almeno 300 miliardi di dollari per le persone che hanno i redditi più elevati per ridurre il divario crescente tra ricchi e poveri.

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