venerdì 29 gennaio 2016

La guerra al capitalismo digitale. RIP Ian Murdock Il 28 dicembre 2015 Ian Murdock, colui che creò Debian, è morto, ma cosa ci ha lasciato in eredità?

 open_free
global project hackne
28 / 1 / 2016
NIl 28 dicembre 2015 Ian Murdock è morto. Ancora non ne sono chiare le cause: dal suo account twitter, ora chiuso, emergono frasi inquietanti come: "Scriverò più tardi di più sul mio blog. Ma la polizia mi ha picchiato [...]. Mi hanno mandato all'ospedale." e "mi hanno seguito a casa. Poi mi hanno buttato fuori e lo hanno fatto di nuovo." e ancora: "Il resto della mia vita sarà votata a combattere contro gli abusi della polizia".

Comunque sia andata sta di fatto che è venuta a mancare una delle figure più importanti nel campo dell'open software, colui che creò Debian nel 1993 (la "ian" viene dal suo nome mentre "deb" è il nome dell'allora sua fidanzata Deborah), un sistema operativo composto unicamente da software libero, sviluppato con la collaborazione di migliaia di volontari che da ogni parte del mondo sono accomunati dal comune ideale di rendere la conoscenza e gli strumenti per ottenerla accessibili a tutti, garantendo costante attenzione e aggiornamenti al sistema operativo (QUI il manifesto ). Un sistema operativo, quindi, in aperto contrasto con le logiche capitalistiche che si riscontrano invece in altri OS, con la necessità di acquistare licenze di utilizzo.
Ma perchè l'Open Source è importante?
Se qualcuno ha una buona idea la mette a disposizione di tutti, poi chi ha maggiori conoscenze, o altre idee, migliora l'idea iniziale e la mette nuovamente a disposizione di tutti, e così via. Questa è la filosofia dell'open source, una filosofia che mira allo sviluppo, e non al profitto. Dove il capitale è un mezzo e non il fine. Esempi di software open source li possiamo trovare in Firefox, Gimp e VLC, ma anche nei sistemi operativi BSD, GNU e Android e il kernel Linux. Chi sviluppa qualcosa, ottiene l'onore che il suo contributo trovi ingresso nell'intero sistema: un bisogno fondamentale dell'uomo è quello di contribuire in modo utile. Per questo "rimborso" molti rinunciano volentieri a denaro e profitto.
Oltretutto il software open source garantisce maggiore sicurezza perchè, dal momento che chiunque può leggere il codice sorgente di un programma, è impossibile che gli sviluppatori inseriscano pezzetti di codice maligno che potrebbero permettere a terzi di avere accesso al nostro computer.
A questa filosofia si ispira anche il movimento open content che mira a ridistribuire liberamente contenuti editoriali come testi, immagini, video ed altro. Uno degli esempi più famosi di open content lo possiamo trovare in Wikipedia.
Che differenza c'è tra Open Source e Free Software?
Il movimento Open Source e quello Free software sono due movimenti che hanno come obiettivo quello di opporsi alla rapida diffusione del software proprietario a pagamento. Tuttavia lo fanno con approcci diversi, ma facciamo un passo indietro: nella seconda metà degli anni '90 una parte della comunità Free Software avviò una “campagna di marketing per il software libero”, questa aveva, e ha tuttora, come obiettivo quello di attrarre i grandi capitali parlando unicamente dei vantaggi pratici ed evitando ciò che è giusto o sbagliato. E' risaputo infatti che l'Open Source per sua natura sia disposto a fare dei compromessi distribuendo programmi contenenti pezzetti proprietari.
Come abbiamo detto prima l'idea alla base dell'open source è quella di rilasciare il codice sorgente, in modo che possa essere studiato e migliorato dalle persone, ma ponendo anche delle condizioni di utilizzo edistribuzione.
Gli sviluppatori di open source possono quindi decidere se l'utente ha la possibilità di ridistribuire il codice modificato oppure no. Questo non avviene quando si parla di Free Software, questo perchè viene specificatamente indicato che tutte le modifiche del software devono essere rilasciate come Free Software. Un altro punto che gli sviluppatori free software contestano a quelli open source è che alcune aziende sponsorizzano il proprio software come open source, ma poi gran parte delle funzioni si sbloccano solo dopo aver acquistato la licenza di utilizzo; quindi anche se la licenza principale del software è open source dovrai comunque pagare per utilizzare appieno tutte le funzionalità.
Al free software invece non è permesso di lavorare con software proprietario, eliminando quindi alla base ogni possibilità di usare impropriamente il termine free software. Dal punto di vista del movimento Free Software il software non libero è un problema sociale e la soluzione è passare al software libero.
Possiamo quindi riassumere dicendo che: l'open source è una metodologia di sviluppo; il software libero un movimento sociale.
Secondo il movimento per il software libero, il software libero è un imperativo etico, il rispetto essenziale della libertà degli utenti. Al contrario la filosofia dell'open source pensa a come "migliorare" il software soltanto da un punto di vista pratico.
Quello che Debian, e il mondo che ruota attorno ad Open Source/Free Software, è riuscito a dimostrare è che la collaborazione che ha come scopo il progresso, e non il profitto è vincente, e che è quindi possibile stare al di fuori dalle logiche capitalistiche che invece sembrano necessarie per lo sviluppo.

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