giovedì 28 gennaio 2016

Migranti, commissari dell'Ue in incognito per verificare procedure. Il sospetto italiano: dopo la Grecia siamo i prossimi.

Più che un sospetto, negli ambienti di governo è ormai una certezza: l’Ue avrà inviato anche in Italia commissari in incognito per verificare il rispetto delle procedure di identificazione dei migranti alle frontiere.

RENZI MERKEL Come in Grecia, insomma. E per la Grecia è stata proprio la relazione delle ‘spie Ue’ sulle carenze nei controlli sulle isole a permettere oggi alla Commissione Europea di bocciare Atene sull’applicazione delle norme di Schengen. L’aria è sempre più pesante intorno al bilaterale tra Matteo Renzi e Angela Merkel in programma venerdì a Berlino. Dopo Atene, Roma si sente nel mirino. Ma il premier punta a ottenere dalla Cancelliera un monito forte a sostegno del sofferente Trattato di Schengen. “Angela non può fare altrimenti, in nome dell’Ue”, dicono nella cerchia renziana. In cambio concederebbe i 300 milioni di euro, contributo italiano per l’ondata migranti in Turchia, ma solo a patto che rientrino nella clausola di flessilibilità contenuta in manovra economica: in totale la clausola migranti vale 3,4 miliardi di euro.
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