lunedì 27 giugno 2016

DON PAOLO FARINELLA - Brexit: lezione plurima

Con il voto del popolo inglese, nulla è più come prima e non lo sarà anche dopo per tutti i Paesi europei (e pure no), per le conseguenze a catena che il «Leave» vincitore su misura del referendum avrà in ogni aspetto della vita.

micromega p.farinella

pfarinella Le persone non si rendono conto dello sfracello economico che è già iniziato, a cominciare da almeno 300 giocatori di calcio (me ne può importare più di un fico secco, ma è un esempio) non saranno più cittadini europei.
Gli immigrati italiani in Inghilterra sono assimilati agli «extracomunitari»: perdono vantaggi e privilegi sul piano degli studi, del lavoro, di Erasmus, ecc. Eppure questa prova di democrazia straordinaria è la conseguenza logica di politiche scellerate e demenziali che qui sintetizzo per mettere in evidenza che quando i politicanti giocano a fare gli apprendisti stregoni, sbattano le corna sempre contro un popolo che è più saggio di loro. Una saggezza collettiva, un meccanismo di sopravvivenza.
Cameron ha fatto il furbo e ha voluto un referendum per condizionare la Commissione Europea e il Consiglio degli Stati ad avere più di quanto era lecito aspettarsi, specialmente dopo l’ingresso degli ultimi 16 Paesi (altra cretinata che ha creato un’Europa a due velocità, se non a tre) Cameron pensava di ricattare facilmente il suo Popolo e ha forzato la mano fino a tagliarsela.

La Commissione europea ha fatto una stupidaggine dopo l’altra, ad accettare in primo luogo, l’ingresso della Gran Bretagna, senza imporle l’unità monetaria, ma lasciando – solo a lei – l’uso della sterlina, come moneta alternativa all’euro. Tutti i benefici erano della Regina e dei suoi sudditi, tutti i costi dell’Europa, anche perché la Gran Bretagna è sempre stata gemella degli Usa.
Tutti i padroni dell’Europa, dalla Merkel, a Junker, a Holland e per finire in bellezza a Renzi, tutti si sono premurati di tifare per il «Remain», ricattando, impaurendo e terrorizzando il Popolo inglese e tutti i Popoli europei, minacciandoli che in caso di vittoria del NO, le 10 pieghe di Egitto sarebbero state un promo per ogni singolo individuo. Hanno violato la Democrazia che esigeva ed esige che ognuno vada a votare con la consapevolezza di coscienza che si è formato, senza ricatto, senza terrorismo.
La politica economica dell’Europa è stata solo finanziaria, relegando l’economia solidale, prevista in tutte le costituzioni dei singoli Paesi, compresa quella italiana, a scarto di rimasuglio da eliminare perché solo il mercato «manipolato» da politici e amici di politici e lobbies, amiche degli amici dei politici deve avere l’ultima parola. L’Europa è una finzione che predilige e fa autostrade alle «merci», ma uccide le persone e le rifiuta ai «singoli confini» dei singoli Stati. Chi semina vento, raccoglie tempesta e per buon peso è mandato a suo paese.
Tutti i Paesi che vogliono ricattare l’Europa per fini di potere personale di qualunque capetto di governo corrotto, sono autorizzati a chiedere il referendum come arma bianca di manipolazione.
Sono convinto che fra tre/quattro anni un altro referendum riporterà l’Inghilterra in Europa, anche perché, se resta fuori, deve concedere l’autonomia alla Scozia e all’Irlanda del Nord che non fa parte dell’Eire che invece è in Europa.
Per l’Italia la questione è ancora più sottile perché Renzi e il suo governicchio si è impegnato per la permanenza della Gran Bretagna in Europa, perdendo ancora una volta, dopo aver ricevuto la batosta delle amministrative. Quello che Cameron ha fatto al suo Popolo con il referendum di minaccia dell’ira di dio, Renzi lo fa tutti i santi giorni con» la sua politichetta da strapazzo. Ha fatto una «schiforma» (© M. Travaglio») sull’onda del 40,8% delle europee, illudendosi di arrivare da solo al 51% e la legge elettorale di conseguenza è stata concepita come coronamento della sua permanenza al potere per almeno 20 anni, esattamente come Berlusconi, come Bettino, come Benito – mutatis mutandis –.
La riforma non per il bene degli Italiani, ma per il suo potere, eliminando ogni altro contrappeso e controllo. Poi vennero gli 80 euro che devono restituire i poveri, cui lui, sbagliando, li ha dati, creando terrore all’intorno; seguirono gli insegnanti deportati per un tozzo di pane, i ricercatori fuggiti all’estero, gli esodati rimasti in Italia, l’evasione fiscale legalizzata con un trucco fino al 3%, poi venne banca Etruria di Maria Elena Boschi and family con banca popolare di Vicenza, poi all’improvviso l’uragano di Torino, Roma, Napoli con le amministrative e l’Omunculus Rignanensis si scoprì nudo, sgonfio, pieno di peli superflui e senza più l’ebetismo croziano.
Ora cerca una via d’uscita. E la troverà, ma facendo altre cretinate perché non può farne a meno, finché non gli arriverà una tranvata inglese a doppio piano, stendendolo come si conviene. Sarebbe auspicabile allertare un’ambulanza per tempo per evitargli la fine di Matteo Benito Bettino Silvio.
Don Paolo Farinella
(27 giugno 2016)

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