martedì 25 aprile 2017

I lavoratori dell'Alitalia hanno detto NO! è la coscienza critica bellezza!

post originale di R@P51

Che i lavoratori dell'Alitalia siano stati considerati, e lo sono ancora, una piccola casta non si può negare. Con i piloti che vanno in pensione a 45 anni, (i poliziotti americani vanno in pensione con 20 anni di servizio e i nostri parlamentari con 5 anni, chiamiamolo di servizio). Con le hostess con quell'aria da strafighe che sembrano dire "ce l'ho solo io". Con gli stipendi che probabilmente saranno di livello europeo, mentre quelli dei parlamentari italiani sono molto superiori al livello europeo.

Non si può negare nulla. Neanche che l'Alitalia, negli anni 90, non ha retto la botta della globalizzazione. Che i dirigenti pubblici, quando era pubblica,  erano degli inetti e degli incompetenti strapagati, se vogliamo credere alla loro buona fede. Che i famosi "privati" (autoctoni e arabi) si sono rivelati peggio dei dirigenti pubblici. E compagnia cantando, si potrebbe continuare per ore ad elencare le colpe e i colpevoli.

Il fatto che i "padroni", nella loro continua e vincente lotta di classe a senso unico, contro i "servi" lavoratori cerchino di licenziare, ridurre gli stipendi, ridurre i diritti e altre simili  piacevolezze è normale dal loro punto di vista, sarebbe curioso il contrario.

Il fatto che i "padroni" (governo e sindacati inclusi) pretendano che i lavoratori, fulminati dalla Sindrome di Stoccolma e abbagliati dall'etica del supplizio, avallino e condividano queste scelte, addirittura votandole con un referendum, dovrebbe essere oggetto di diversi trattati di psichiatria.


Per fortuna un briciolo di coscienza critica sta rinascendo e il conflitto si sta riverticalizzando.

Grazie, per l'esempio, ai lavoratori dell'Alitalia! Un altro mondo è possibile! Dipende solo da noi!

R@P51

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