martedì 25 luglio 2017

Ceta bloccato in Senato. Se ne riparla a settembre. "Non abbassiamo la guardia. Il Governo potrebbe tentare il blitz agostano"





controlacrisi 
Salta in Senato la ratifica del Ceta. Una vittoria parziale, ma non bisogna abbassare la guarda. "Stop Ttip Italia" invita ad insistere con la "moral suasion" almeno fino al 3 agosto, con l'obiettivo di togliere al Governo qualsiasi smania agostana. Immediata la reazione della Cgil: "Siamo soddisfatti che il voto sul Ceta, previsto per quest'oggi in Senato, sia stato rimandato a
settembre, salvo improbabili colpi di mano agostani. È un primo risultato della mobilitazione e dell'impegno profuso da un gran numero di associazioni, tra cui la Cgil e le sue categorie".

Per il responsabile politiche europee e internazionali della Cgil Fausto Durante il trattato di libero scambio tra Canada e Unione europea è "un accordo che non risponde ai bisogni e ai diritti dei cittadini e dei lavoratori. È malsano per l'agricoltura italiana, per la qualita' del cibo e dei prodotti alimentari e per i servizi pubblici. Per questo, non puo' essere approvato frettolosamente, nel silenzio e nell'assenza di dibattito e di informazione pubblica e senza un adeguato percorso democratico".

"La nostra azione quindi non si fermera'. A settembre - conclude Durante - riprenderemo le iniziative di sensibilizzazione per creare una coscienza collettiva sulle conseguenze del Ceta e affinche' il Parlamento italiano decida tenendo conto delle legittime preoccupazioni e del parere negativo di larga parte del Paese".

Proprio ieri la commissione Turismo e Affari internazionali del Comune di Roma ha approvato all’unanimità, con l’astensione del Pd, la mozione Stop CETA e presto anche Roma, dopo il passaggio in Assemblea Capitolina, potrebbe unirsi alle città che dicono “no” a CETA e TTIP, rilanciando dalla Capitale tutte le obiezioni del movimento.

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