mercoledì 15 novembre 2017

Sinistra dal basso, "Je so pazzo" organizza a Roma l'assemblea di quelli che non si rassegnano al "No" di Montanari e Falcone. Intanto si apre un'area di dissidenti anche nel percorso Mdp-SI-Possibile



controlacrisi Autore: fabrizio salvatori

"Abbiamo deciso di convocarla noi l'assemblea che doveva tenersi sabato a Roma". E' uno dei passaggi del video dei ragazzi di "Je so pazzo". E in poche ore quello che era il retropensiero diffuso nel popolo della sinistra all'indomani della cancellazione della data da parte di Tomaso Montanari sta diventando una realtà concreta. L'appuntamento è alle 11 presso il Teatro Italia, il 18 novembre ovviamente. 
Il ragionamento degli "Ex-Opg" è molto semplice. A marzo, con le elezioni politiche una larga fetta di popolazione di questo paese, giovani, disoccupati, lavoratori precari, classe media in declino, pensionati poveri, studenti disperati, rischia di vedersi calare addosso una pietra tombale, stretta tra populismo leghista e rigore socialdemocratico. "Nessuno si farà carico dei nostri bisogni". E quindi, quel "ci rappresentiamo da soli" ha riacceso gli animi anche di quelli che al Brancaccio credevano al "percorso dal basso".

Tra i primi ad annunciare la propria partecipazione c'è Maurizio Acerbo, segretario del Prc. "Sarò all'assemblea - dichiara a Controlacrisi - al fianco di una sinistra popolare che ha deciso di rialzare la testa per diefendere i propri bisogni". "Una buona iniziativa", aggiunge Acerbo. Tra l'altro organizzata proprio da quelli, "Ex-Opg" che al Brancaccio non hanno potuto parlare.

Dall'altra parte, in area sinistra-fuori-dal-Pd ci sono altri gruppi che non si rassegnano alla morsa dei vertici SI-Posisbile-Mdp e cespuglietti vari del Brancaccio. E così in vista dei vari passaggi tra la terza decade di novembre e i primi di dicembre hanno deciso di far girare un documento (a firma di Edoardo Mentrasti, Sinistra italiana e Sergio Zampini, Altraeuropa) in cui si legge: "Non sono accettabili ipotesi di definizione- spartizione delle medesime attraverso l’assemblea di delegati nazionali che rappresentano l’ennesima foglia di fico dietro la quale si mascherano i gruppi dirigenti nazionali per perpetuare il loro potere di decisione. Resta fermo in ogni caso il principio che tutti coloro che hanno fatto parte di esperienze di Governo negli anni passati, utili se a disposizione del progetto, non saranno candidati nelle liste.Su tali presepposti va convocata l’Assemblea Nazionale aperta a tutte/i la quale poi disporrà una celere verifica, nel confronto con tutti gli interlocutori, della sussistenza delle condizioni richiamate e dunque della praticabilità e dell’esito più larghi possibili della lista alle prossime elezioni politiche".

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