B. chiama a raccolta la sua ciurma e pensa al ‘metodo Montecarlo’ per Salvini Lo dico prendendo spunto da un fatto recentissimo che – a quanto pare – non ha suscitato particolari moti di indignazione e relative levate di scudi: l’evidente irritazione di Silvio Berlusconi verso un Matteo Salvini che gioca sempre più in proprio (sgomitando per conquistare la pole position in questa destra babelica e sgangherata) ha già fatto scattare collaudate contromisure; intese come intimidazioni e colpi bassi. Quella già visibile si traduce nel via libera al più inquietante “uomo di mano” alla corte dell’iper vendicativo sire di Arcore: Alessandro Sallusti.

Il ben noto cranio digrignante, perfetto alla bisogna nel riprodurre il minaccioso jolly roger dei pirati di Tortuga (oggi acquartierati nella sede redazionale de il Giornale), accreditato quale presunto opinionista in ogni talk show per la pelosa condiscendenza dei conduttori, ha già cominciato a sibilare la parola fatidica: “tradimento”; con annesso consiglio (da far scorrere un brivido gelido lungo la spina dorsale del destinatario) di stare bene attento a ciò che si fa.