lunedì 23 aprile 2018

Scontri al confine di Moginevro.

Ieri, domenica 22 aprile, verrà ricordata come una giornata importante per la Valle di Susa. La risposta alla miserabile azione nazifascista del giorno prima, che ricordiamo si è concretizzata in un blocco dei migranti al colle della scala (peraltro inutile perché bloccato ancora dalle valanghe), non si è fatta attendere. 

Alcune centinaia di Antifascisti e Antirazzisti si sono dati appuntamento per ribadire la chiara posizione che è stata espressa in questi mesi a riguardo. Le nostre montagne non si usano per bloccare e rovinare la vita di chi ci abita e neanche di chi ci passa.
Si è quindi deciso di unirsi per forzare e attraversare il confine, con la determinazione della solidarietà vera, con i propri colori e la propria motivazione. Ebbene sì, se una trentina erano i nazisti francesi e italiani a presidiare il Colle della Scala fino a poche ore prima del concentramento, una cinquantina sono i migranti giunti a Briancon poco fa.
Il messaggio dovrebbe essere abbastanza chiaro. Il posto dei No Tav era insieme a loro, marciando per chilometri sotto sole primaverile di questa giornata dai tanti volti e dalle tante speranze. C’eravamo mettendoci ancora una volta la faccia per dire che sul territorio ribelle in cui viviamo vincono sempre i valori della libertà e dell’uguaglianza, contro braccia tese e la polizia.

Ci siamo stati e ci saremo ancora, insieme ai solidali italiani e francesi arrivati fin qui, per mettere in chiaro il concetto che ogni qual volta qualcuno decidesse di chiudere ogni spiraglio di vita in questa valle o attraverso di essa la risposta sarà questa: ora è sempre resistenza!

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