sabato 6 gennaio 2018

Potere al popolo, più di duecento all'assemblea napoletana per decidere i candidati.

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Ufficializzati i primi nomi dei candidati napoletani per le elezioni politiche di primavera. Candidati che si presentano come rappresentanti di una sorta di patto generazionale, il riconoscimento del patrimonio di storia e competenze di chi ha lottato per 20, 30, 40 anni e il diritto per chi ha 20, 30, 40 anni di decidere per il proprio futuro. Fino ad oggi si sono tenute 120 assemblee in tutto il Paese. “Potere al Popolo” sta raccogliendo simpatie e consensi. Tante le potenzialità.
Tanti i sostenitori. Tanti i giovani, in primis quelli che non vogliono essere etichettati. Un collettivo di combattenti che non aspettano il “grande leader”, la “persona salvifica”, che non cercano il nomi famosi per partecipare alle elezioni. Un collettivo di combattenti che non ha dei capi ma è composto da persone legate dai valori della solidarietà, mutualismo, cooperazione. Un collettivo che è il prodotto di una storia collettiva. Nei prossimi giorni partirà la raccolta delle firme per la presentazione della lista. Tanti gli interventi. Linguaggi diversi ma comuni. Nel dibattito sono intervenuti giovani militanti impegnati nelle attività sociali e di base e storiche avanguardie della sinistra sociale e sindacale partenopea e campana.

Significativi i contributi di Geppino Aragno, Francesco Maranta, Enrico De Notaris, Bruno Pappalardo, Antonio Luongo, Salvatore Prinzi, Rosaria Galiero, Don Franco, Chiara Capretti, Patrizia Turco, Michele Franco, Danilo Risi, Francesco Ruotolo, Giuseppe Piccicelli, Carmine Puggillo, Antonello Zecca, Stefania Barca, Luca Recano, Antonello Sannino.

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