venerdì 12 luglio 2013

Cannabis: Presentata la Proposta di legge di SEL

“Non sono punibili la coltivazione per uso personale di cannabis indica e la cessione a terzi di piccoli quantitativi destinati al consumo immediato, salvo che il destinatario non sia un minore”.

E’ con questa piccola norma, da inserire all’articolo 73 del testo unico in materia di disciplina degli stupefacenti, che 28 parlamentari (26 deputati di Sel e due onorevoli del Pd) chiedono la legalizzazione della cannabis domestica e la rottura dell’equiparazione del trattamento sanzionatorio per l’uso di diverse tipologie di droghe, introdotta nel 2006.

La proposta di legge in questione (la n. 1203) è stata presentata alla Camera il 14 giugno scorso, il 21 giugno è poi stata assegnata alla Commissione Giustizia di Montecitorio.
Il promotore è l’on. Daniele Farina (SEL), tra i firmatari anche i Democratici Michela Marzano e Ivan Scalfarotto.
La proposta – come spiega la relazione che accompagna gli articoli – esclude la “punibilità della coltivazione ‘domestica’ di cannabis, destinata all’uso personale o ceduta a terzi per il consumo immediato” e, nello stesso tempo, differenzia le “pene per i diversi tipi di sostanze, aggiungendo un’autonoma figura di reato”.
L’obiettivo è dunque chiaro: “definire un principio sia di individuazione che di graduazione del diverso livello di pericolosità dei comportamenti definiti ed accolti come illeciti”


La proposta di legge segue di mesi e anni diverse sentenze di tribunale che hanno già assolto imputati scoperti in possesso di piantine di marijuana coltivate in casa e destinate all’uso personale.
Nel 2011 ad esempio, una sentenza della Corte di Cassazione ha confermato la decisione di un gup che aveva ritenuto la coltivazione di una sola piantina non idonea a porre in pericolo il bene della salute pubblica o della sicurezza pubblica. Ma, ovviamente, in caso di approvazione del nuovo ddl, che – è bene precisarlo – resta comunque iniziativa di una minoranza parlamentare, verrebbe marcato chiaramente il confine tra punibilità e non, attribuendo maggiori libertà a piccoli coltivatori e assuntori domestici.

Leggi l’articolo: http://www.giornalettismo.com/archives/1011545/una-legge-per-la-cannabis-domestica/

La proposta di legge: http://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0005790.pdf
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Come Associazione abbiamo come obiettivo la decriminalizzazione dei coltivatori e consumatori in proprio e riteniamo questa Pdl un passo avanti verso il suo raggiungimento, chiederemo quindi ai parlamentari del M5S ai quali abbiamo presentato la Pdl elaborata da ASCIA di sostenere questa presentata da SEL, sia per non avere frammentazioni all’interno di un possibile fronte trasversale, sia per non produrre duplicati che potrebbero creare confusione e sia perché non abbiamo interessi nel difendere primati o paternità.

L’unico appunto che abbiamo da fare riguarda l’assenza di una chiara normativa sui drug test, che potrebbero rimanere l’unica arma a disposizione di una possibile e probabile recrudescenza proibizionista.

Inoltre, a seguito del coraggioso tentativo di costituzione di un Cannabis Social Club a Racale e dell’esperienza spagnola, avremmo gradito un articolo che contemplasse anche la costituzione di CSC a beneficio di consumatori impossibilitati alla coltivazione, ma pensiamo che da qui all’auspicato dibattito parlamentare, con il contributo dei parlamentari sensibili al problema, si possa avere il tempo per migliorare il testo della Pdl, per il momento non possiamo che ritenerci soddisfatti per aver constatato che quanto promesso da SEL in campagna elettorale si sia poi rivelato un dato di fatto.

Direttivo ASCIA

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