mercoledì 2 ottobre 2013

BRACCIANO, CUPINORO: ARRIVANO 20 MILA TONNELLATE DI RIFIUTI E DI ... POLEMICHE

Lo scorso 30 agosto la Bracciano Ambiente pubblica un bando per la vendita di parte della discarica a privati.

osservatorelaziale.it Chiara Rai
immagineBracciano (RM) - Ventimila tonnellate di rifiuti di Roma nella discarica di Cupinoro a Bracciano fanno paura ai residenti. Per tutte le conseguenze che ne deriveranno.
Lo scorso 30 agosto la Bracciano Ambiente pubblica un bando per la vendita di parte della discarica a privati. Ieri arriva il documento del ministero dell'Ambiente nel quale si legge: «Considerata la messa in vendita della Bracciano Ambiente il commissario dispone in via immediata e urgente  l'utilizzo dello spazio di conferimento disponibile». Non ci sono equivoci su questo dato di fatto. Il sindaco di Bracciano Giuliano Sala terrà questo giovedì 3 ottobre una conferenza stampa e intanto definisce le accuse e critiche che gli vengono mosse come un mero tentativo di far passare un messaggio allarmistico che non esiste. “La Bracciano Ambiente Spa ha – dice il primo cittadino -  nel pieno della autonomia gestionale del Cda, messo a bando pubblico l'utilizzo di una spazio pari a 20 mila metri cubi a privati, dove è possibile conferire rifiuti "trattati", escluso quindi il cosiddetto rifiuto indifferenziato, quello per capirci che proviene dai comuni del bacino conferente”.
Sala spiega come tutto sia avvenuto regolarmente: Il Commissario per il superamento della situazione di grave criticità dei rifiuti urbani ha emesso un decreto di requisizione, acquisendo i 20 mila metri cubi messi a bando, da utilizzare per conferire rifiuto trattato.
Dunque arrivano le puntualizzazioni che smentiscono le voci di vendita a privati della Bracciano Ambiente: “nessuna vendita di terreni a privati – conclude il sindaco di Bracciano - e rispedisco al mittente o ai mittenti, la tesi che Cupinoro sia il sito alternativo a Malagrotta”. Infine qualche calcolo lanciato dal primo cittadino per far capire che la realtà dei fatti è che tutti i rifiuti della Capitale e dintorni non potranno matematicamente finire a Cupinoro: Roma, Fiumicino, Ciampino e il Vaticano producono 1.800.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati all'anno, 700 mila, 800 mila tonnellate di rifiuto proveniente da trattamento meccanico e biologico. Pronti ad un flash mob e ad incontri con specialisti e oncologi sono i membri dell’associazione di cittadini contro mafie ed ecomafie di Antonio Turri:”Manifesteremo ancora la nostra contrarietà – dice Solvia Damiani, referente per l’associazione del circolo di Bracciano – la nostra mission è imparare assieme ai cittadini ad essere liberi e non incentivare gli interessi mafiosi che potrebbero venirsi a creare attorno al ciclo dei rifiuti.
Dobbiamo imparare a comprendere i nostri diritti”. Preoccupati anche i membri del comitato pendolari Fl3 di Bracciano: “lanciamo l’allarme – dice Luca Pagni, membro del comitato – rispetto alle ripercussioni negative che avrà il turismo da Fiumicino a Civitavecchia dove oltre agli odori dei rifiuti potrebbero esserci polveri di carbonio che dalla centrale termoelettrica di Cvitavecchia potrebbero essere conferite non solo nei cementifici di Bassano Romano ma anche nei Comuni limitrofi dell’area nord della Capitale”

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