lunedì 14 aprile 2014

Sud di Roma. ALBANO LAZIALE DISCARICA: I PONZIO PILATO DEL SETTIMO INVASO, L'INTERMINABILE CONFERENZA DI SERVIZI E I CITTADINI CHE BOCCHEGGIANO TRA I VARI MALORI.


"Benché Nicola Zingaretti all’inaugurazione dell’isola ecologica per l’avvio della raccolta differenziata a Genzano di Roma aveva promesso che se non proprio lui, ci sarebbe stato Michele Civita all'incontro con i Comitati,  venerdì 21 la delegazione ha potuto incontrare solo il Dottor Lazzara della segreteria dell’Assessore regionale Michele Civita e il  nuovo dirigente Bruno Placidi  – già Direttore dell’Arpa poi rimosso – nominato dalla Giunta di Nicola Zingaretti in sostituzione di Raniero de Filippis, arrestato per la vicenda rifiuti legata a Manlio Cerroni".
 
osservatorelaziale.it di Maria Lanciotti
Albano Laziale – Castelli Romani (RM) - Il No Inc lo aveva annunciato con un volantino: venerdì 11 aprile tutti alla Regione Lazio per la chiusura della discarica di Roncigliano nel comune di Albano Laziale.
Gli ultimi fatti sono presto riassunti: da oltre un anno va avanti, a Palazzo Savelli sede del Comune di Albano Laziale, un’interminabile conferenza di servizi sull’inquinamento della falde acquifere sottostanti la discarica, ma tutto rimane lettera morta.
E intanto che Amministrazione comunale e Regione Lazio si addossano a vicenda responsabilità, che nessuno alla fine si assume, il Prefetto Pecoraro ha preso i suoi provvedimenti, imponendo ai comuni la sospensione di ogni genere di rapporti con la Pontina Ambiente. E ciò comporterebbe il divieto di accesso alla discarica per i compattatori, il divieto di utilizzo dell’impianto TMB che vi si trova installato e del fatidico settimo invaso.
E cosa fa il sindaco di Albano Laziale Nicola Marini per tutta risposta? Mentre tutto continua come se il provvedimento d’interdizione non fosse stato mai emesso dal Prefetto Pecoraro, succede che alla conferenza dei servizi dello scorso  2 aprile il primo cittadino firma un’ordinanza per mantenere aperta per altri tre mesi la discarica di Roncigliano, con annessi e connessi. Rimandando poi tutto alla Regione, come prassi consueta dello scaricabarile.

Quindi il sindaco Nicola Marini – con gli altri sindaci di bacino,  - e nessuno di questi ultimi può dirsi fuori dal giro – ha fatto la sua bella manovra e si è dato una bella lavata di mani: nessun controllo né prima né dopo, mentre la settima buca velocemente si riempie e la cittadinanza boccheggia fra un malore e l’altro. Sembrerebbe pure che l’Amministrazione di Albano Laziale si sia fatta truffare da Manlio Cerroni, e ciò sarebbe molto grave e spiegherebbe ahimè tante cosucce. In tutto questo miserevole trac trac il Coordinamento No Inc non ha mai abbassato la guardia, e ha incassato colpi su colpi senza mai retrocedere. L’Amministrazione Marini ha negato loro l’accesso ai documenti relativi alla questione, tra cui le fatture della Pontina Ambiente dal 2012 ad oggi, ossia del periodo non coperto dall’inchiesta, e il rifiuto è stato motivato dal fatto che rendendo pubblici tali documenti si andrebbe a ledere “i legittimi interessi della Ditta”.
Mentre il Dipartimento di Prevenzione della Asl RmH non ha reso loro accessibile il Rapporto ARPA dello scorso gennaio.  Questo ed altro il No Inc si riserva di portare in Procura, dove oltre alla richiesta di poter visionare i carteggi vorranno anche discutere i ricorsi pendenti relativi alla settima buca. E ciò costerà altri soldini che dovranno uscire dalle tasche dei cittadini, cui si chiede la massima solidarietà popolare.
Ed ora un breve resoconto sull’iniziativa di venerdì 11 aprile, seguita al volantino di convocazione, che ha visto riuniti in presidio dinanzi alla sede della Regione i Comitati del Lazio, che da tempo si battono contro la devastazione ambientale e contro ogni tipo di lobby. E sono stati loro, i semplici cittadini, a tentare un dialogo con la Regione Lazio, poiché chi dovrebbe rappresentarli – fra cui anche qualcuno ben retribuito nello staff del Governatore Nicola Zingaretti – non sembrerebbe propendere per una corretta comunicazione.
Lasciamo quindi la parola ad uno dei cittadini presenti, che ci  ha raccontato a caldo lo svolgersi e l’esito (amarissimo) dell’incontro. 
"Benché Nicola Zingaretti all’inaugurazione dell’isola ecologica per l’avvio della raccolta differenziata a Genzano di Roma aveva promesso che se non proprio lui, ci sarebbe stato Michele Civita all'incontro con i Comitati,  venerdì 21 la delegazione ha potuto incontrare solo il Dottor Lazzara della segreteria dell’Assessore regionale Michele Civita e il  nuovo dirigente Bruno Placidi  – già Direttore dell’Arpa poi rimosso – nominato dalla Giunta di Nicola Zingaretti in sostituzione di Raniero de Filippis, arrestato per la vicenda rifiuti legata a Manlio Cerroni.
È entrata una delegazione composta dai rappresentati di Albano Laziale, Fiumicino, Cerveteri-Bracciano, Guidonia, Malagrotta, Gallicano-Genazzano, per un totale di sei persone. La delegazione è uscita dopo due ore e mezza  molto delusa e arrabbiata a causa di un atteggiamento vago e di bassissimo profilo dei due interlocutori. I quali hanno cianciato per tutto il tempo di “legalità” e quando gli è stato fatto notare che il percorso di questi impianti – discariche, TMB, inceneritori, impianti a biomassa/biogas – è costellata di atti illegittimi a cui ha dato seguito anche la Magistratura, il Dottor Lazzara ha candidamente chiesto: “E dove li mettiamo i rifiuti?” Aggiungendo: “E poi bisogna rispettare le normative per far lavorare gli impianti”.
L'Arpa certifica che a Roncigliano c'è una situazione di emergenza sanitaria, sulla caratterizzazione complessiva interna-esterna il sindaco di Albano Laziale Nicola Marini dice che è stato lasciato da solo (da chi?), sulla revoca dell'AIA va bene quello che dice la Confservizi (come fosse Vangelo), all’assemblea regionale sulla situazione rifiuti dopo gli arresti si era detto: “Rivisiteremo e ridiscuteremo tutte le Autorizzazioni Integrate Ambientali, e ciò non è stato fatto né si apprestano a farlo. Niente di nuovo, iniziativa senza nessun riscontro, purtroppo".  

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