giovedì 13 ottobre 2016

Linux e la tragedia greca.

di Augusto Scatolini

Quando si accende un computer con sistema operativo Linux, il primo processo (capostipite) che si avvia si chiama "Init".
Questo genera dei processi figli che a loro volta generano processi figli e così via. Come un albero rovesciato.
Quando si chiude un programma praticamente si uccide un processo. Nel mondo Linux solo il processo padre può uccidere il proprio processo figlio.

Risultati immaginiPuò accadere che il processo figlio venga chiuso ma il processo padre, per diversi motivi, non uccida il processo figlio, rendendolo  praticamente uno zombie. Un morto vivente.

Dato che questi processi zombie, comunque occupano risorse che devono essere liberate per essere occupate da nuovi processi, è necessario trovare il modo di liberarsene.

A tal fine si chiude "uccide" il processo padre di questi zombie che ora diventano anche orfani.

Per fortuna, il capostipite Init ogni tanto si fa una perlustrazione di tutti i processi e "adotta" quelli rimasti orfani.

L'unico motivo per cui li adotta  è quello di ucciderli, in qualità di padre putativo.


Come si può non considerare tutto questo una tragedia greca?

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