controlacrisi
In
questi giorni una delegazione della Fiom-Cgil si è recata in Turchia
per un incontro con il sindacato metalmeccanico Birlesik Metal Is, nel
distretto dell'industria automotive turca a Bursa. Al rientro a
Istanbul, la delegazione, che ha avuto modo di fare una prima analisi
delle condizioni dei lavoratori in questo settore, è stata invitata per
un colloquio dalla console generale italiana in Turchia, Federica
Ferrari Bravo.
Durante l'incontro la Fiom ha espresso al
Consolato italiano le proprie preoccupazioni circa il degradarsi delle
condizioni democratiche in Turchia e delle inaccettabili condizioni in
cui i lavoratori e le lavoratrici sono costretti sulle linee di
produzione. "Un paese candidato all'ingresso nell'Unione europea oltre a
dover garantire i diritti democratici e civili deve poter garantire il
rispetto delle condizioni di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro", è quanto dichiarato dal sindacato dei metalmeccanici.
La
responsabile per Europa della Fiom, Valentina Orazzini, e l'ergonomo
Francesco Tuccino hanno avuto modo di rilevare tra lavoratori molto
giovani preoccupanti condizioni di salute correlabili alle loro
mansioni, hanno raccolto denunce di condizioni in cui i dispositivi di
protezione collettivi in produzione sono assenti o insufficienti ed
espongono i lavoratori e le lavoratrici a rischi chimici oltre che a
quelli ergonomici.
"È inaccettabile che aziende multinazionali
che applicano altrove misure di prevenzione dei rischi - si legge in una
nota - trattino invece i lavoratori e le lavoratrici turche come se non
avessero lo stesso diritto alla salute dei loro colleghi e delle loro
colleghe europee. Nel colloquio la delegazione ha avuto modo di
discutere anche della situazione di sfruttamento e di lavoro illegale in
cui sempre più frequentemente si scoprono intrappolati soprattutto
rifugiati siriani, spesso anche durante l'infanzia".
La Fiom ha
accolto molto positivamente la disponibilità del Consolato e ha
sottolineato l'importanza che Istituzioni e movimento sindacale insieme
giochino un ruolo rilevante nella difesa dei diritti delle lavoratrici e
dei lavoratori turchi e dei princìpi democratici sotto minaccia nel
paese.
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mercoledì 7 dicembre 2016
Turchia/2, delegazione Fiom a Istambul: "Per le multinazionali i lavoratori non hanno gli stessi diritti che in Europa"
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